domenica 25 settembre 2016

Potage o crostini di fave e pancetta......ed un inviato a Torino molto speciale!!!


Per lavoro sono stata alcuni giorni in Puglia, nella zona di Ostuni, e nelle pause pranzo ho dato un colpo secco al mio colesterolo, dal valore gia' ai limiti, rimpilzandomi di latticini: treccine calde appena fatte tanto callose da richiedere lunghi tempi di masticazione, burratine e stracciata a non finire!!
Per fortuna che il tutto sia stato bilanciato da un legume, la fava, che a me fa impazzire! Decorticata e cotta, poi ridotta in pure', davvero insuperabile...
Non potevo, ritornando a casa, non fare un salto al mercatino rionale per cercare le fave secche decorticate!!!

E mentre questa settimana piena zeppa di lavoro giunge al termine ho il mio compagno che impreca da Torino perche' avrebbe voluto che fossi li con lui per visitare una citta' che merita...
ma soprattutto per l'appuntamento annuale della fiera "Terra Madre salone del gusto 2016" con i presidi Slow food che in questi giorni vede "il parco del Valentino" occupato da stands ricchi di cibo.
E' forte la presenza delle eccellenze Campane che conosco bene perche' costituiscono il mio cibo quotidiano!
Il piatto che mangi a cena con la famiglia, gli amici, per il pranzo della domenica, per le feste di Natale o Pasqua, che sanno di tradizioni di casa, che ricordano i metodi di conservazione dei cibi in dispensa dei propri nonni.

In un tempo in cui si fa demagogia su quanto possa fare male il cibo, la carne, il latte ed i suoi derivati, in cui si inneggia a filosofie di mangiare diverso ed a volte sbilanciato verso un alimento piuttosto che un altro, c'e' lo slow food, un cibo lontano dalla produzione di massa industriale perche' puo' soddisfare fabbisogni piu' limitati, ma che lascia il segno appagando il palato di chi lo prova.
Ed allora in questa circostanza ho chiesto al mio compagno, con tono supplichevole, di essere i miei occhi, il mio inviato speciale, cercando di fotografare cio' che secondo lui mi sarebbe piaciuto di piu' stando li'....
Ecco a voi un giro virtuale...
I pomodorini del piennolo, un'eccellenza dei Paese Vesuviani, un pomodorino piccolo e dolce che viene conservato per i mesi invernali in queste forme a campana da appendere e dal quale e' possibile pian piano staccarne pochi per dare sapore a sughi, bruschette, pizze, piatti di pesce...
I dolci napoletani...una muraglia di baba' da bagnare con acqua e rum, le sfogliatelle, la pastiera.....difficile scegliere quale preferire.
Il succo di melograno, un frutto che viene spesso sottovalutato ma che ultimamente sta ritornando in auge.
I formaggi, dai freschi come la mozzarella di bufala o "la zizzona di Battipaglia" alla ricotta di bufala per preparazioni piu' delicate rispetto a quella di mucca o pecora che viene utilizzata piu' per cucinare, alle caciotte e caciocavalli piu' stagionati. Ecco ad esempio il "pecorino di Bagnoli".
I legumi come i fagioli di Controne, i ceci detti "Maracuocci di Lentiscosa" che ridotti in farina danno vita alla buonissima "maracucciata", poi zuppe di farro e cereali.
La preparaziome della milza, questa parte di interiora che noi Salernitani amiamo cucinare il giorno del Santo Patrono, San Matteo, farcito con un' imbottitura speciale di prezzemolo, aglio e peperoncino, cotta nell'olio e poi nell'aceto....io ne sono golosissima.
Ed ancora i fichi del cilento che vengono seccati per le feste natalizie, le nocciole di Giffoni Vallepiana, i limoni della Costa d'Amalfi con la quale viene prodotto il limoncello, la colatura di alici o le acciughe salate di Cetara per rendere una spaghettata semplice gustosissima, il broccolo aprilatico di Partenopoli, il carciofo bianco di Petina, la numerosa varieta'di oli e vini delle diverse province.

Ed ora torniamo alle mie fave. Ho pensato all'abbinamento con la pancetta per un potage caldo che da consolazione nelle prime fresche sere autunnali oppure, una volta raffreddato diventa un vero purè da spalmare su crostini fatti di pane casareccio, un goloso finger food apripasto per una cena con amici, da provare magari accompagnato da un calice di bollicine!

Ingredienti:
250 gr. di fave secche decorticate
cubetti di pancetta 
sale q.b.
olio Evo

Procedimento:
Mettere in ammollo per una notte le fave secche, l'indomani cuocerle ricoperte di acqua a filo nella pentola a pressione per una ventina di minuti.
Una volta cotte ridurle con il minipinner. Salare quanto basta.
Rosolare con poco olio la pancetta a cubetti in una padella.
Versare il potage caldo in una ciotola adagiandovi sopra la pancetta croccante e condire con un leggerissimo filo di olio Evo.

Servire!!
Se volete preparare i crostini basta aspettare che il potage si raffreddi e poi spalmarcelo sopra. Ugualmente si può insaporire il tutto con la pancetta croccante e l'olio Evo.



Alcune idee prese dal mio soggiorno pugliese: un pure' di fave con la cicoria, delle bruschettine ricoperte di pure' con sopra un gambero arrotolato nella pancetta oppure un primo piatto di cicatielli alle vongole adagiato in un piatto su purea di fave.
Dopo questa carrellata di prelibatezze è imbarazzante scegliere, vero? Baci!!!

6 commenti:

  1. Tuo marito è stato un tesoro, ma anche tu viziandolo con questi bellissimi piatti di sicuro ti fai voler bene :)

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  2. Haaa che bontà questa vellutata, adoro questi piatti!!!

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  3. Che delizia! Bellissimo post! :-) un bacione

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  4. Sono stata ad Ostuni per Pasqua e mi è piaciuta moltissimo. E che dire del cibo....divino :-) come si fa a non abusare un po? hanno una mozzarella che fa impazzire

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  5. E' sempre poesia leggerti carissima e questa crema è deliziosa!!!Complimenti di cuore baci

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  6. E' sempre poesia leggerti carissima e questa crema è deliziosa!!!Complimenti di cuore baci

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