martedì 26 novembre 2013

Cantuccini ai mirtilli rossi e cioccolata bianca.....è scesa giù la neve!!!

Stamattina mi ha colta di sorpresa, come ogni anno, la prima nevicata...scende come piccoli fiocchi ma poi, accompagnata dal vento, diventa una vera tormenta. Ho lasciato una mattinata gelida in città ma non avrei mai immaginato che così repentinamente, in una sola nottata, nelle zone interne fosse caduta tanta neve.... che spettacolo il paesaggio tutto imbiancato...
Lo cerchi nelle prime foto della rete, nelle riviste del Natale, nelle foto fatte in passato...ma quando ti trovi di fronte ai tetti imbiancati, agli abeti dai rami ricurvi per il peso, ai paesini ricoperti sulla punta delle colline, resti a bocca aperta come una bambina sorpresa ...fuori fa freddo ma dentro ti si scalda il cuore...pensi che le feste tra un pò arriveranno!
Già sabato avevo fatto le prove generali per i biscotti da confezionare quest’anno...avevo una scatola di latta conservata apposta per farne la prova “conservazione”....
Poi mi son soffermata a guardarla...questa è ,diciamo, “moderna” ma le scatole di latta che abbiamo nella casa in Costiera sono un vero pezzo d’antiquariato, con la marca di biscotti ormai non più in commercio ma scritta con quel tratto curvilineo e ricercato stile “Carosello”.
Sono piene di foto in bianco e nero conservate dai miei nonni. Ogni tanto c’è sempre il momento in cui mia mamma le tira fuori per riguardarle...
Le foto di un tempo hanno un certo fascino...vedo anche che nelle riviste shabby sono diventate un elemento predominante per dare all’ambiente un’atmosfera preziosa...fare una foto negli anni ’30 doveva essere un momento importante...mia nonna aveva il cappello a tesa larga, i ricci boccolosi, un trucco d’ attrice...sopracciglia passate con la matita, le ciglia piene di mascare ed un rossetto impeccabile...belle davvero!!
Ebbene, rinvenuta dai miei pensieri ho cominciato a cercare nei libri la ricetta dei cantuccini...ne ho trovate tante, chi propone la stessa quantità di zucchero e farina, chi il doppio dello zucchero, chi la dose inversa. Anche la quantità delle uova è molto relativa. Mi sono lasciata convincere da un equilibrio diverso dei due ingredienti propendendo per maggiore quantità di farina, ho aggiunto più uova ed anche un pizzico di lievito per dolci. Ma l’interno doveva essere festoso, qualcosa di adatto al momento!!!
Ho optato per mirtilli rossi e cioccolata bianca.
Mi sono fatta guidare dai tempi di cottura nel vedere il giusto colore dei biscotti ed ho annotato tutto per farne qualcosa di riproducibile.
Ingredienti:
300 gr. farina 00
180 gr. di zucchero
2 uova intere
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 gr. di mirtilli rossi essiccati
50 gr. di cioccolata bianca
Procedimento:
Accendere il forno a 155°C ventilato (165°C normale). Mettere in acqua tiepida i mirtilli per 10 minuti.Setacciare la farina ed il lievito insieme in una ciotola.Aggiungere al centro le uova e lo zucchero. Impastare finchè il tutto non sia omogeneo. Aprire il panetto al centro e metterci la cioccolata tritata ed i mirtilli sgocciolati e passati su un foglio assorbente. Mescolare il tutto e dividere l’impasto in tre parti. Formare tre filoncini alti circa 5cm da mettere distanziati su una teglia rivestita di carta forno. Schiacciare leggermente i filoncini.
Mettere in forno a 155°C ventilato per 20 minuti (finchè non siano dorati). Togliere la teglia dal forno, aspettare 5 minuti e poi tagliare i cantuccini. Rimetterli in forno altri 10 minuti. Sfornare, aspettare che si rafferddano e riporre in una scatola di latta.
Un buon risultato anche se la prova scatola di latta non è andata oltre la domenica sera. Sono biscotti friabili, non duri nè morbidi. La prova inzuppo con il vinsanto ha retto l’aspettativa. Il mirtillo rosso si è distinto per caratterizzarlo. Il cioccolato bianco ha conferito il giusto quantitativo di dolce per lo zucchero mancante.
Ora mi toccherà riprepararli qualche giorno prima del Natale.
Magari con un packaging d’effetto....usando come chiudi-pacco dei fiocchi di neve all’uncinetto facili da fare...tanto per coordinarci con la neve che a frotte scende giù!
Un fioccoso baci a tutti voi!!

martedì 19 novembre 2013

Pizzaiola all’origano.....ricordi d’infanzia!!

Avevo quasi sei anni quando, dopo aver rotto all’ennesima potenza i miei genitori, è arrivato mio fratello!!
Volevo un fratellino, maschio per intenderci, e pregavo perchè il Signore nel distribuire bimbi alla cicogna non si sbagliasse...si lo ammetto, avevo le idee un pò confuse sulla provenienza dei bimbi.
Quando mia mamma corse in ospedale con le doglie solo papà potè accompagnarla, a me toccò stare con nonna e zia. Era notte, loro pensavano che io dormissi, ma quando arrivò mio padre e si chiusero tutti e tre nella cucina a parlare io ero nascosta nel lungo corridoio dietro la porta....sentii che era nato Gaetano...la consegna era stata esatta...andai a letto saltellando, felice di essere stata accontentata...e poi finalmente finivo di essere figlia unica...
Mio fratello è stato sempre un tipo cagionevole da piccolo, soffriva di asma e trenta anni fa questa, come tante malattie, non era gestita come oggi...
Con mia madre c’erano lunghe degenze in ospedale, anche di settimane, ed io ritornavo a stare con nonna e zia....Loro mi avevano cresciuta, sapevano i miei gusti, ma certo la cucina una volta non era molto variegata e si finiva per avere l’equazione: “A tal ricorrenza equivale tale menu’”...e se c’era quindi il menù del sabato, della domenica, del Natale e di tutte le altre feste comandate senza sgarrare di una virgola, c’era anche il menù della cena di ritorno dai pomeriggi passati in ospedale...”A Elena piace la pizzaiola ed anche stasera gliel’abbiamo preparata”...
Avrei dovuto stancarmi di questo piatto ma in realtà i bimbi si sa, sono ripetitivi nei gusti ed anche un pò pigri nell’assaporare cose nuove...e così quella mi sembrava solo una coccola da parte loro.
Oggi le mie bimbe se hanno voglia di carne mi chiedono la pizzaiola con l’origano perchè amano inzupparci il pane fresco alla fine.
E così domenica mattina ho deciso di prepararla...e quando mi metto ai fornelli il nostro cagnolino, Lulù, che dorme giù dai miei ma viene a giocare su appena può, si è fatta una corsa per le scale appena ha sentito l’odorino di cucinato ed ha svegliato anche le bimbe che alle dieci ancora dormivano...
Eccole sul divano che cercano di fare le serie ma poi scoppiano in una fragorosa risata perchè Lulù non sta ferma un attimo..
La pizzaiola è una ricetta semplice ma rende la carne sugosa, saporita. E’ d’obbligo concludere il tutto con una generosa manciata di origano perchè conferisce al piatto il sapore caratteristico.
Ingredienti:
2 fettine di carne grandi per la pizzaiola
1 barattolo di pelati da 400gr.
1 cipolla media
2 cucchiai di olio EVO
Sale q.b
Origano
Procedimento:
In una padella antiaderente far soffriggere a fiamma bassa due cucchiai di olio EVO con una cipolla media tagliata a fettine, aspettando che questa diventi trasparente. Unire i pelati passati al mixer ed aggiustare di sale.
Dopo cinque minuti aggiungere le fettine di carne ed aspettare che si cuociano prima su un lato e poi sull’altro.A cottura ultimata cospargere il tutto con origano. Spegnere e servire calda. La si può anche riscaldare in un secondo momento prima di servire.
Il rapporto tra fratelli quando si cresce non è come quando si vive bambini sotto lo stesso tetto...la vita mette di fronte a mille problemi e tutto viene messo a dura prova...a volte è anche difficile comprendersi e aiutarsi....ma io ho un affetto viscerale per mio fratello e vorrei che anche le mie bimbe un domani ricorderanno questi preziosi anni vissuti assieme...
Baci amici e amiche e buona settimana....

mercoledì 13 novembre 2013

Ciambellone con uvetta....compio il mio primo blog-compleanno!!!

Finalmente oggi fa freddo...stamani ad Avellino la pioggerellina sembrava nevischio e mi sono intenerita con me stessa quando la mano ha fatto cenno a chiudere meglio il bottone del trench cercando calore in indumenti che ancora son leggeri se la temperatura cala così... E son felice perchè è questo il clima che l’atmosfera dell’Avvento richiede ed io son pronta a tuffarmici dentro!
Torno a casa e mi affaccio in salotto...ieri sera ho ridipinto di bianco panna il portabottiglie di vino che era in origine di un marrone scuro orrendo per i miei gusti...ora la pittura si è asciugata e finalmente rimetto a posto il vino e ci poggio su un portacandele con cuoricino e fiocchetto annesso...”Si, adesso sei decisamente più nelle mie corde!!”.
Faccio il conto e credo che il 13 novembre sia per me una bella data...l’anno scorso ho scritto il mio primo post...oggi è il mio primo blog-compleanno!!
Un anno a scandire il tempo in modo diverso, post dopo post, ricetta dopo ricetta, stagione dopo stagione. Sorpresa per le persone che si sono affacciate passando di qui, conoscenze nuove che mi hanno arricchito permettendomi di condivedere pensieri, conoscenza di come altri interpretano la cucina, il cibo, la vita.
Nessuna mia o vostra ricetta o foto è scontata...una cascata di emozioni e stati d’animo trapelano tra gli ingredienti scelti, le foto fatte e la ricerca delle parole.
Nei blog di chi ho consciuto in questo periodo generalmente non ci si muove per grossi tornaconti personali e chi ne trova ha però scoperto anche uno stile di vita pulito, trasparente, impagabile...
Io mi son guardata dentro molto spesso quest’anno ed ho guardato anche fuori di me con occhi diversi e più attenti di un tempo passato...gli occhi di chi diventa consapevole che quanto si stia vivendo può restare tangibile nei ricordi e tra le righe scritte... la possibilità che lo si possa condividere insieme agli altri.....la possibilità di dare ad ogni cosa "un valore"... come quando,per similitudine,un ingrediente assume quel sapore particolare se si aggiunge un'aroma o la spezia più adatta.
Mi sono ritrovata a preparare questa ciambella sulla falsa riga di una ricetta già postata ad aprile, ma che assomiglia più ad un panettone, cambiando qualche ingrediente e mettendoci anzichè cioccolata dell’ uvetta..anche se panettone non è.....è un dolce dalla consistenza burrosa ideale per accompagnare del tea, o magari....
....da assaporare con questa tisana che il mio compagno mi ha portato ieri di ritorno dalla manifestazione “Wine Festival” di Merano....sembra la tisana degli gnomi che con tanta pazienza hanno raccolto menta piperita, melissa, fiori di sambuco, foglie di lamponi, fiordaliso,malva, salvia, piantaggine e camomilla........ed hanno messo il tutto ad essiccare.....ha un’odore inebriante..... dopo averne lasciato una manciata per un’ora in infusione puoi berla anche senza zucchero!!!
Ingredienti: 220 gr. farina 00
100 gr. farina di riso
40 gr. farina di semola
3 uova
200gr. zucchero
125 ml yogurt
75 gr. burro
1 bustina di lievito per dolci
Scorza grattugiata di un’arancia
70 gr. di uvetta
Procedimento: Scaldare il forno a 170° ventilato. Ammollare l’uvetta in acqua tiepida per 10 minuti e poi scolarli e passarli in un pò di farina. Sbatti i tuorli d’uovo con lo zucchero finchè si sia sciolto e poi aggiungere lo yogurt, il burro a temperatura ambiente, le farine, il lievito e la buccia dell’arancia grattugiata. Versare in uno stasmpo imburrato ed infarinato e cuocere a 170° per circa 40 minuti. Prova stecchino per la cottura.
Cospargere di zucchero a velo.
Sperando che questo anno insieme al “Cestino di Enela” vi sia piaciuto...mi auguro di fare ancora un bel percorso insieme.
Buon proseguio di settimana a tutti voi!!!

lunedì 4 novembre 2013

Pizza con caciottina, olive nere e cipolle........un tramonto d’autunno e nuovi equilibri da ricercare....

Mi crogiolo tra le stanze della mia casa che come tutte le case rispecchia la parte più intima di me stessa....piena di tappeti e cuscini, piantine in vasi di ceramiche colorate disseminate qua e la, pizzi e merletti no ma centrini e tendine ad uncinetto si e tanti, colori caldi ed in tono alle diverse stagioni che cambiano come cambiano i ninnoli presenti ovunque....
Entra e ti sentirai di casa, avvolta in un piccolo spazio che con tanta semplicità ti accoglie e ti coccola........
Poi questa coccola rischia di diventare una comoda tana per le giornate autunnali che si accorciano man mano...e si prepara in modo lento per accogliere le prossime feste di Natale........
Ma se dopo una settimana fuori per il mondo sradicarmi da qui la domenica diventa un’ impresa (solo martedì mi son fatta Napoli-Catania andata e ritorno in giornata), devo invece ringraziare il carattere decisamente diverso del mio compagno che ama stare all’aria aperta, in giro ovunque, sempre alla scoperta o riscoperta di luoghi diversi...e riesce a coinvolgermi in viaggi che da sola pigramente non avrei mai affrontato........
E così domenica scorsa, con sacco in spalla pieno di panini farciti e tenuta decisamente sportiva, siamo andati sul versante estremo della Penisola Sorrentina, a Massa Lubrense, un posto meno turistico e conosciuto che affaccia proprio di fronte all’isola di Capri vedendo sull'altro lato il Vesuvio in lontananza, e complice la necessità della sorella di fotografare una chiesa per la sua tesi di laurea, abbiamo scoperto la frazione dell’Annunziata che definirlo un carinissimo borgo marinaro diventa riduttivo.
Mentre passeggiavamo lungo il molo dove erano attraccati gozzi colorati, in lontananza si intravedevano lungo gli scogli delle sculture particolari fatte di pietre messe in equilibrio....siamo restati tutti a bocca aperta, la meraviglia non era solo dei bambini..........
...e' una manifestazione internazionale di artisti che usano una tecnica detta Stone Balancing legati alla filosofia del”C’è l’equilibrio in ogni cosa”, creano tutto ciò trovando a loro dire anche un gran equilibrio interiore.........
Dopo l'intera giornata a girovagare per quei posti è sopraggiunto uno dei più bei tramonti che ricordi..Posso dire che se fossi rimasta chiusa in casa mi sarei persa una giornata così divertente ed anche così naturalisticamente bella.
Ed a pensarci e ripensarci questa tecnica credo faccia parte anche di chi passa il proprio tempo in cucina e sperimanta connubi di sapori ed odori che assieme danno vita a qualcosa di nuovo, buono, interessante ed....in equilibrio........
E dato che nella mia tradizione del sabato faccio in casa la pizza, anche questa è fatta da equilibri continui....ormai cambio la sofficità e la croccantezza con la quantità di acqua che ci metto nell’impasto e con l’aggiunta o meno di olio.....poi cambio i lieviti (di birra o lievito madre essiccato)...ed infine gli ingredienti che ho a disposizione....insomma è sempre diversa!!!
Ingredienti per 2 pizze: 500 gr. farina 00
1 cucchiaino raso di sale
1 cucchiaio raso di zucchero
1 bustina di lievito di birra disidratato
Acqua q.b
1 barattolo di pomodori pelati
1 scamorzina bianca fatta a tocchetti
1 cipolla ramata
Olive nere
Origano
Olio Evo
Procedimento: Mescolare la farina con lo zucchero, il sale, il lievito disidratato. Aggiungere l’acqua (io circa 400ml) girando con un cucchiaio finchè limpasto è appiccicoso.
Mettere in un luogo caldo a crescere per circa 4 ore.
Ungere due teglie per pizza tonda con olio Evo e con le mani unte dello stesso olio stendervi dentro l’impasto. Passare i pelati al mixer ed aggiungere un pò di sale. Stendere il sugo sulle pizze, poi distribuire la scamorzina a tocchetti, la cipolla a fettine e le olive. Ancora un filo di olio EVO.
Cuocere circa 15 minuti a 250°C in forno preriscaldato.
Servire ancora calda.
Stavolta ho cercato il mio equilibrio con un impasto fatto di farina ed un pò di acqua in più del solito (un impasto più morbido ed appiccicoso), lievito di birra e sopra pomodoro, una scioglievole scamorzina bianca che ha avvolto la dolce cipolla ed ha visto tuffata al suo interno un’olivetta nera dal sapore niente male...
Il profumo era invitante, al morso l’equilibrio dei sapori ve lo consiglio.....
Ed ora auguro una buona ricerca di nuovi equilibri anche a voi!!