giovedì 30 gennaio 2014

Torta Vesuvio alle mandorle strabordante di cioccolata e nocciole...e l’allegra confusione della “ Terra Mia”...venite a passeggio con me!!!

Lunedì è stato l’onomastico della mia piccola Elvira ma io sono ripartita per Roma e così domenica abbiamo anticipato il piccolo festeggiamento...volevo compensare la mia assenza con un dolce che avrebbero mangiato anche le piccole...semplice, con ingredienti quasi scontati come cioccolata, nocciole e mandorle...così sarebbe piaciuto a tutti...(ricetta presa da “Cucinare bene” di febbraio 2014 e modificata un pò).
Sarei tentata di parlarvi di un “corso motivazionale” al quale ho partecipato in questi giorni a Roma, ma nella testa mi si sono accese talmente tante lampadine che preferisco prima metabolizzarle bene per parlarne poi in futuro con voi...
Ma delle usanze della mia Regione sugli onomastici voglio però accennarvi qualcosa...so che in tutta Italia non si è “festaioli” come da noi...qui non sono solo le feste Natalizie a radunare le famiglie o gli amici, ma ogni scusa è buona per generare quella piacevole confusione nella quale siamo abituati a vivere ogni giorno! Nella mia famiglia nonna radunava il 18 agosto tutto il parentado ed erano d’obbligo cartocci di dolci e gelato...e guai a chi mancava...oggi il mio compagno dice che io sono peggio di lei...che a quarant’anni sembro una matrona che vuole radunare tutti a casa durante le feste a volte forse esagerando...chissà...
Io sono nata a Salerno, una città sul mare che negli ultimi anni sta conquistando tanto turismo...ma con una mamma della Costiera Amalfitana, un nonno nato nel Cilento, un compagno che ha la famiglia a Napoli ed un lavoro che mi porta ogni giorno a girare tutta la Campania in lungo e largo, ditemi voi come non possa amare ogni posto, ogni angolo di questa meravigliosa terra...
...la chiamano “la terra dei fuochi”, la terra di uno scandalo divenuto Internazionale dove l’idea della “Malavita” sembra sovrastare tutto ciò che di buono e bello invece ci sia...proprio come nella cronaca di tutti i giorni le brutte notizie sovrastano le numerose belle cose che avvengono ma che non attirano l’interesse di nessuno...
Provate però a camminare per le strade del centro storico di Napoli, laddove i cibi di starda, il folclore, il calore prende il sopravvento sulla ormai anonima ed asettica aria che si respira nei centri commerciali che la globalizzazione ha voluto vivessimo...ma siamo noi che abbiamo esportato la pizza a New York... venite a mangiarla a Napoli, presa al bancone di vetro che la pizzeria ha sulla strada, piegata in quattro “a portafoglio” e mangiata in piedi... calda, sugosa, filante..che si scioglie in bocca e ti fa sciogliere dal piacere....
Fatti incartare in un “cuoppo” della frittura all’italiana...croccante e saporita con pezzi di melanzana, polenta, carciofi, pasta cresciuta..ti leccherai anche le dita.....passa per i venditori di taralli alla sugna, pepe e mandorle...non puoi non addentarne almeno uno...e se in lontanaza vedi tavolini in strada ed un pentolone gigante e fumante...bè..potrai assaggiare “o’ brodo e purp’”(il brodo di polpo) che ancora non ho ben capito se sia fatto con anche il peperone...e la zuppa di cozze??? Nooo...quella devi davvero provarla...con Alberto in periodi di crisi ci siamo visti a Fuorigrotta davanti ad un piatto che va diviso per forza in due...che ti fa piangere per quanto sia forte...e quindi non si capisce se ti stai o meno commuovendo per la zuppa o per le parole dette....
Ma la trippa ve la vorreste perdere??? C’è sopra il limone spremuto, le olive, i lupini...che non vorresti essere allegro davanti ad uno street food cos?ì...
Lo so...non ti ho parlato delle sfogliatelle...frolla o riccia???Questo è il dubbio amletico di chiunque sia davanti ad una vetrina di pasticceria napoletana e non abbia già scelto il Babbà...
E se poi optassi per un caffè ti chiederebbero...lo vuoi semplice oppure vuoi quello di “Gegè” (da Gambrinus...tazzina calda, caffè anche sui bordi, panna e cacao...)...
Potrei continuare ancora per tanto...ma mi fermo...perchè mi aspetto che tu decida di calarti per queste strade...a sentire il calore della gente, la voglia di ridere di cuore nonostante come giri la giornata, il brusio di una popolazione che ama tanto parlare, che ama la propria squadra del cuore anche se fa soffrire da matti...la capacità di essere felici così..solo perchè si è qui...
E’ una sensazione coinvolgente..te lo garantisco!!!
Ho voluto fare questo dolce come il Vesuvio...proprio per la filosofia di vita di chi appartiene a questa terrà meravigliosa...vivere sapendo amare questo giorno, ogni giorno!!!

Ingredienti:
200 gr. farina
50 gr. di amido di mais
100 gr. di burro
150 ml di panna liquida per dolci
100 gr. di mandorle sminuzzate
100 gr. di cioccolato
4 uova
1 bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale
20 ml di rum
Per guarnire:
100 ml di panna 200 gr. cioccolato fondente
Procedimento:
Scaldare il forno a 180°.
In una ciotola sbattere i tuorli di uovo con lo zucchero. Aggiungere il burro ammorbidito e la panna. Sminuzzare le mandorle.Aggiungerle all’impasto con le farine. Poi ancora unire il rum, le gocce di cioccolato, il lievito setacciato e gli albumi montati a neve ferma. Versare in uno stampo imburrato ed infarinato ed infornare per 50 minuti a 170° ventilato. (180° normale). Ovviamente prova stecchino.
Scioglere nella panna il cioccolato a bagnomaria. Versarne un pò sulla torta fredda e cospargere con la granella. Il resto della salsa al cioccolato accompagrerà la torta a fette.


Vi lascio con Pino Daniele....
Napul è ....mille colori...Ed a’ sap tutto o’ munn...ma non sanno a verità....
http://www.youtube.com/watch?v=OdR7Na1QFDQ

domenica 19 gennaio 2014

Panna cotta con panettone e cioccolato....ed uscire dalla propria aria di comfort!!!

Penso a quanto possa costare mettersi in gioco ogni giorno cercando di venir fuori dalla propria aria di comfort, dalla propria routine, dalle proprie abitudini, dalle proprie certezze conquistate anche a costo di errori e sofferenze, ma poi raggiunte e quindi dal sapore tanto, ma tanto buono!!!
Perchè allora voler provare e provare ancora, e rischiare per vivere nuove esperienze, nuovi modi di operare, nuovi modi di pensare, nuovi modi di creare...
E perchè c’è quel freno interiore che ci blocca, che ci fa battere il cuore forte prima di lanciarci, che ci fa sentire anche un pò folli e fuori dall’ordinario se decidiamo di osare...
Nella maggior parte dei casi c’è bisogno di una spinta, di uno stimolo, di qualcosa che ci illumini...
Con il passare del tempo ho imparato che il fuoco è dentro di noi e se ci aspettiamo solo spinte senza aver voglia di prendere a volo il tram che sta passando, le opportunità ci sfuggiranno ed a nulla poi potranno servire i rimpianti...
E se in ogni cosa, dalla più piccola alla più importante, si decide di prendere quel treno e ci si crede fortemente in esso i risultati arriveranno, ci saranno sensazioni di gioia, di grande appagamento, di senso di conquista e di crescita....i rimpianti non arriveranno e si avrà sempre la voglia di guardare avanti, avanti ed avanti ancora...
Perchè questa considerazione ora...sono folle, sono pesante, sono un pò rompiscatole??
E’ che ho passato l’ennesima settimana fuori per motivi di lavoro, sottoposta a mille nuovi stimoli ed a contatto con le più svariate tipologie di persone, stanca perchè impegnata dalle prime ore del mattino fino a notte tarda, ma ho puntato sul non ritrarmi, sul non farmi prendere dalla routine delle stesse persone e delle cose fatte allo stesso modo, accesa dalla voglia di pensare a cosa potrò provare di nuovo in questo mio nuovo anno di lavoro, con la mia famiglia, con le persone che conosco, con il mio mondo del blog.
Per il blog ho approfittato di una sera ad Eataly a Roma per comprare un libro completo sulla pasta madre...avrei voglia di crearla, di crescerla, di coccolarla, di usarla...mio fratello anni fa aprì una pizzeria dove si usava solo la pasta madre....e fu un successo...voglio vedere cosa ne uscirà fuori...
E poi vorrei provare nuovi dolci e paste fatte in casa...vediamo cosa ne uscirà fuori da questo cestino di Enela...
Per ora parto da una cosa semplice ai più ma non per me...la panna cotta è stata nella mia famiglia sempre un tabù, una di quelle cose strane...poi anni fa la provai e cercai di riprodurla a casa con i preparati in polvere già pronti. Mai ascquistati i fogli di gelatina che non sapevo come si presentassero. E quanto mi sono persa...non solo l’esperimento è di una facilità disarmante...ma mi si apre un mondo di nuove combinazioni e semifreddi da poter provare...
Ingredienti per 2 coppette:
250 ml di panna fresca
5 mg. gelatina in fogli
65 gr, di zucchero
2 dischi di panettone del diametro del bicchierino
un bicchierino di succo di amarena oppure caffè per bagnare leggermente il panettone
50 gr. di cioccolata a pezzettini
Procedimento:
Mettere a mollo i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Riscaldare la panna in un pentolino con lo zucchero senza farla bollire. Spegnere. Strizzare la gelatina e scioglierla nella panna fino ad incorporarla completamente. Sul fondo del bicchierino mettere uno strato di panettone bagnandolo con il succo di amarena e cospargendo con qualche pezzettino di cioccolato. Versare la panna ed aggiungere un’altro pò di cioccolata a pezzetti. Aspettare che il liquido diventi tiepido e porre in frico per circa due ore. Da ora in poi si può servire!!
Questo espediente è anche facile in questo periodo di avanzi delle feste che girano ancora per casa: panettoni, pandori, cioccolata fondente, al latte, alle nocciole...
Affondare un cucchiaino nel bicchiere dopo pranzo o in una pausa pomeridiana è gran fonte di appagamento....giusto per rientrare in una zona di comfort se l’esserne usciata ha fatto spendere troppe energie!!!
Baci!!!

lunedì 6 gennaio 2014

Lasagna bianca ai funghi e carciofi...e con l’Epifania tutte le feste....finiscono nel baule dei ricordi!!!

Potrebbe cader giù una lacrimuccia nel dover chiudere il sipario rosso di queste bellissime feste...ma stamattina, tra le tante stelle comete intagliate che hanno distribuito in Chiesa è venuta fuori quella con su il messaggio....
“GIOIRE”...e l’ho riposta a casa nel nostro presepe...
come un proposito per l’anno che si apre, un modo positivo per affrontare ogni momento che verrà, un buon motivo per mettere nel bauletto i ricordi di questo anno che si è chiuso con tutte le lucine ed i colori caldi di cui gli ambienti intorno si sono rivestiti....le calze che la dolce vecchina sulla scopa ci ha fatto ritrovare al risveglio...
...per essere pronti con forza e determinazione ad affrontare quanto verrà....
Lo so, occorre rimodulare di nuovo i tempi ritmati, salutare le trascorse serate troppo lunghe prima di andare a letto, al calduccio davanti ad un bel film, le mattine senza il trillo della sveglia, la giornata che si poteva creare e non era precostituita secondo le già dettate tabelle di marcia della vita quotidiana e frenetica.
Sarà un’ impresa ritagliarsi d’ora in poi qualche momento di tregua, per finire di leggere il nuovo libro divorato in questi giorni, per dedicarmi al cuscino a crocket che aspetta solo di essere composto nello step finale per essere adagiato sulla poltroncina in camera da letto, per dedicare alle bimbe gli stessi momenti di rilassatezza accanto a loro sul divano, per dare attenzione alla nostra casa che è stata tanto attiva ed ospitale in tutte queste feste.....
Occorrerebbe anche mettersi un pò a dieta dopo gli stravizi delle feste...ma rimpiangerò l’attenzione che ho dedicato ai primi piatti, quelli che mi mancheranno nei fugaci fast food dei giorni lavorativi...
Ed allora concedo un primo piano a questa lasagna che ho preparato con tanta attenzione per tutti coloro che hanno pranzato con me il primo dell’anno...
Una lasagna bianca, con una besciamella delicata e vellutata che ho preparato prima di assemblarla e con un ripieno che ha visto il contrasto della dolcezza dei carciofi con il carattere dei funghi porcini. Tanto formaggio per una crosticina ad arte in superfice e tanto fiordilatte filante ad ogni pezzettino staccato....era una porzione abbondante per 12 persone...mangiata in 8 con dovuti bis...
Ingredienti per la besciamella:
100 gr. burro
100 gr. farina 00
2 litri di latte
Sale q.b.
Per il ripieno:
250 gr. di lasagne all’uovo precotte
700 gr. di cuori di carciofi congelati
300 gr. di funghi porcini
200 gr. di fiordilatte
70 gr. di grana grattuggiata
70 gr. di caciotta di pecorino grattugiata
Olio q.b. per cuocere carciofini e funghi
Preparazione:
Sciogliere il burro a fiamma bassissima. Spegnere ed amalgamare la farina. Risciogliere a fuoco basso il composto ed aggiungere gradatamente il latte. Salare. A fiamma media girare in continuazione finchè la basciamella sia addensata. Cuocere in acqua bollente per 10 minuti i carciofini in acqua salata. Scolarli e passarli per pochi minuti in una padella in cui si è fatto riscaldate un pò di olio sul fondo. Ridurli in piccoli pezzi.
Versare in un’altra padella i funghi porcini lavati, asciugati e fatti a pezzettini, in olio preriscaldato, sfumati con del vino bianco ed aggiungendo poca acqua alla volta q.b. finchè non siano cotti. Salarli in cottura.
Versare un generoso strato di besciamella sul fondo di una pirofila da forno capiente. Fare uno strato con le lasagne precotte e ricoprire con un leggero strato di besciamella.
Formare uno strato con carciofini, funghi, fiordilatte fatto a tocchetti ed una generosa dose dei due formaggi grattugiati. Ripetere il secondo strato alla stessa maniera. Formare l’ultimo strato con le lasagne, la besciamella ed i due formaggi grattugiati.
Cuocere in forno per 20 min a 200°C.
Servire nei piatti dopo 10 minuti circa.
Ed adesso, mentre mi godo ancora il dolce tepore di casa, vado a preparare tutto per la scuola delle bambine e per il mio lavoro.
Domani il nuovo anno avrà seriamente inizio!!
Saluti a voi, con il cuore!!