domenica 5 giugno 2016

Cozze al gratin di casa mia......e la propria città vista con occhi nuovi!!!



Lo penso spesso...andiamo tanto in giro per il mondo con la sete di conoscere ma ancora sotto casa c'è un mondo da scoprire che ignoriamo.
La parte alta della mia citta',sopra il centro storico di Salerno, e' stata una piacevole scoperta solo da poche settimana perché la scuola delle mie bambine, aderendo all'iniziativa "adotta un monumento", ha dato loro la possibilità di diventare "guide turistiche"per un giorno aprendo le porte di chiese e conventi risalenti al 1400 di cui, ammetto, ignoravo proprio l'esistenza. 
Diciamo che quando ero piccola queste erano anche zone degradate che, riprese oggi, sono diventate una vera bomboniera artistica e meta di tanti turisti.
 Nella riqualificazione i muri delle vecchie case sono diventate un foglio dove far rivivere le poesie di Alfonso Gatto, un poeta salernitano.

Seguendo l'entusiasmo di una scolaresca che per il piacere di stare insieme andrebbe ovunque, ci siamo incamminate anche noi mamme in questo luogo che guardiamo sempre dal lungomare senza optatare mai per la salita.
Un agglomerato di case, unite tra loro da stradine e scale, che giungono fino ai " giardini della Minerva", un posto molto panoramico che vanta la presenza di antiche piante medicinali risalenti all'antichissima Scuola Medica Salernitana del medioevo.
Il centro storico oggi e' un'alternanza di antichissime attivita' come la Pasticceria Pantaleone e nuovi pub, paninoteche, trattorie e birrerie che sono diventate il cuore della movida salernitana.


E poi ci sono i piatti di mare, quelle portate che ti porti dentro dalla nascita, che vedevano la pescheria di Piazza Portanova una nostra meta fissa quando la domenica andavamo a trovare i nonni ad Amalfi.
Qui era fisso acquistare almeno due chili di cozze che assieme ad un cartoccio di Santarose (classiche sfogliatelle ricce con l'aggiunta di crema pasticciera) erano il biglietto da visita per una giornata conviviale.
Oggi le cozze noi le facciamo aprire sul fuoco ma nonno le apriva una ad una ancora crude
con grande maestria usando un coltellino per poi farcirle e gratinarle al forno.
Come tutte le ricette che passano da una generazione ad un'altra vari sono inevitabili vari accorgimenti ma la base resta quella, un' impanatura fatta di buon pangrattato (meglio se fatto con pane bruschettato in casa), grana grattugiato,un trito finissimo di prezzemolo ed aglio, olio e acqua filtrata di cottura delle cozze.
Le aggiunte di casa sono state il pepe nero ed ultimissima la buccia del limone grattugiata (di mio fratello e mia cognata)!!
Ingredienti:
1 kg di cozze
150 gr. di pangrattato
50 gr. di grana grattugiata
2 spicchi d'aglio
prezzemolo tritato
pepe
olio EVO
scorza grattugiata di limone






Procedimento:
Pulire le cozze ed eliminare lo strepponcino interno strappandolo.
Aprire le cozze in una pentola sul fuoco con pochissima acqua. Una volta cotte alzarle dall'acqua e filtrarla con un colino a maglie strettissime. Lasciare solo il guscio con il frutto eliminando invece il guscio vuoto.
Preparare la panatura con pangrattato, grana, trito fine di prezzemolo e aglio, pepe.
Ricoprire le cozze ed adagiarle in una teglia da forno. Irrorare ciarcuna con poca acqua di cottura delle cozze filtrata ed un filo di olio EVO.
Infornare fino a doratura a 180 gradi. Ultimi cinque minuti sotto il grill del forno.
Servire calde!


E' un piatto che usiamo dopo un primo di pesce ma anche come antipasto o come aperitivo con un vino bianco e' appetitoso e stuzzicante.
Quando si da un morso sulla panatura croccante mista alla cozza si sente tutto il sapore del mare.
Credo che sia uno dei miei piatti di casa preferiti!!!