mercoledì 31 agosto 2016

Ciambellone al limoncello....la Costiera e tempi diversi dalla routine!!!


Gli anni passati partivo per le vacanze con una borsa piena di tutti i progetti che non ero riuscita a concludere durante l'anno: piu' di un libro da  leggere lasciato a meta', gomitoli ed uncinetti dal filo pendente speranzosi di essere ultimati, gelatiera, minirobottino, bilancia e misurini per realizzare i piatti in pending annotati qua e la', il kit da cucito con scampoli di stoffa colorati....poi tornavo frustrata per aver fatto poco o nulla di quanto ripropostomi.

Quest'anno il mio atteggiamento realistico verso cio' che sarei stata capace di realizzare nel mio lungo periodo di vacanze mi ha dato ragione: solo un libro da ultimare, il quaderno di inglese del corso che sto seguendo da fine maggio, il mio portacolore con matite e penne colorate ed un block notes per annotare tutte quelle idee e progetti per l'anno a venire....stop!!!
Giornate lunghe e senza lavoro non sono giornate vuote ma diverse dalla routine, con ore dedicate a visitare posti nuovi, a stare con le bambine per una partita a carte, una passeggiata, un tuffo al mare o semplicemente per ascoltarle di piu'...e quante cose hanno da dire...e quanto serve per conoscerle meglio ed amarle di piu'!!!
Basta percorrere i sentieri dietro casa per portarle ad ispezionare la Costiera da angolazioni diverse...la chiesetta di S. Anna risalente al 1600 che fu usata come lazzaretto per la famosa peste descritta dal Manzoni. All'interno e' conservata un'antica tela del '500 e fuori vi sono due campane del '600 che ancora oggi il 26 luglio richiamando i fedeli per la messa.
Di fronte alla chiesa vi e' una "torre fortilizia" dell'era provenzale che affaccia su Amalfi. Fu usata prima come fortino e torre d'avvistamento, poi nell'era Angioina del X sec., divenne la chiesa di S. Sebastiano ed ancora oggi ne riporta una croce visibile anche da Pontone, da Scala, da Ravello e dalla valle dei mulini.

Qualche giornata troppo caotica per scendere al mare a causa della frotta di stranieri che invadono Amalfi propendono per starsene qui a casa e poi la sera salire in paese, a Pogerola,

magari sulla terrazza del bar per una fresca granita al limone!!

O qui sulla terrazza di casa... magari a preparare un dolce semplice al gusto di limone usando cucchiai e bicchieri come misurini in stile British, dato che dietro non mi son portata tutti gli attrezzi!!!



Ingredienti:
14 cucchiai colmi di farina 00
14 cucchiai rasi di zucchero
4 uova intere
1 bicchiere di olio di semi
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci
una tazziana da caffe' colma di limoncello
buccia grattugiata di un limone non trattato

Procedimento:
Riscaldare il forno a 180*.
Sbattere le 4 uova intere con lo zucchero finche' il composto non sia uno zabaione nel quale lo zucchero risulti sciolto e non piu' granulare.
Aggiungere poco alla volta la farina alternandola con l'olio ed il latte. 
Aggiungere la bustina di lievito per dolci setacciata.
Aggiungere il limoncello e la buccia grattugiata del limone.
Riporre il composto in una teglia da ciambellone rivestita di carta forno ed infornare a 180* statico per 45-50 minuti con prova stecchino.
Sfornare e far raffreddare prima di servire.

Qui l'essenza di limone ha prevalso ma si puo' scegliere anche la vaniglia o un altro liquore a piacere. Magari arricchirlo con gocce di cioccolato o uvetta ma aggiunte solo prima di infornare e dopo averle infarinate.
Inutile dire che anche in una casa vacanza non e' possibile fare a meno del profumo che si sprigiona da una torta in cottura. 
Avere un dolce per casa mette sempre leggerezza, invoglia ad una colazione genuina, ad una merenda che separi le fasi di una giornata abbastanza lineare. E' sempre li sulla tavola della cucina perche' chiunque passi ne puo' tagliare una fetta...finche' non finisce!!!
E magari se ne puo' infornare subito un'altro!!!



domenica 21 agosto 2016

Caserecce con zucchine e gamberetti.....ed un viaggio in Sicilia!!



Qualche indizio.....un cous cous di farina di grano duro con pesce e verdure, il panino cusato ripieno di pomodorini, pecorino e acciughe, la cremosa granita dai gusti variegati di mandorla o pistacchio ricoperta di panna in cui inzuppare una morbida brioche con tuppo, i gamberoni rossi, le paste di mandorla, la ricotta che e' quasi pannosa e regala a cannoli, cassatine e calzoncelli un sapore unico. Poi gli arancini giganti rossi o bianchi, con sugo di macinato o pistacchi....
.....anche questa e' la SICILIA!!!!

E' da un po' che desideravo rivederla!!!!
Scrivo questo post nel pieno delle mie vacanze estive anche se lo pubblichero' appena in possesso del pc di casa...
Ho pensato avesse un certo fascino scrivere stando seduta da qui, sulla verandina del nostro bungalow, guardando il mare in lontananza, le bambine che rincorrono un pallone insieme ai cuginetti e due bimbe belghe che parlano francese sorridendo di continuo!!

I miei ricordi si fermavano a Messina, Taormina ed Agrigento vista con gli occhi di una spensierata quindicenne in gita scolastica, poi qualche anno fa fugaci incursioni a Palermo o a Catania per motivi lavorativi...

Stavolta ci son tornata in vacanza....quanto si puo' girare....tantissimo!!!!
Se decidi di guardare questa costa sicula dal mare, un traghetto prende il largo dal porto di San Vito lo Capo per una minicrociera verso la riserva dello Zingaro. Tra calette bianche, rosse, un mare blu cobalto nel quale fare un bagno rinfrescante i marinai offrono una pausa pranzo...."pennette alla trapanese"....pomodorini freschi, mandorle e pangrattato. Lungo un panorama selvaggio ogni tanto compare un piccolo borgo marino.

In salita, verso Erice, uno dei borghi piu' antichi della Sicilia. Passeggiando tra i vicoli e le stradine ciottolose senti diffondersi un odore forte di mandorle. Proviene dai laboratori che per il caldo lavorano con le porte socchiuse lasciando intravedere giovani pasticcieri in fermento che impastano  e sfornano, mentre chiacchierano e ridono, dolcissimi e raffinatissimi pasticcini. Impossibile non riempirne un sacchetto da portarsi dietro mentre si visita il luogo. Ed eccoti dinanzi castelli arroccati su uno strapiombo mozzafiato.

Mentre scendi dal monte cala l'ennesimo di questi bellissimi tramonti siciliani.

E la storia ellenica che giunse fin qui?...se Taormina e' bellissima non c'e' meno fascino a Segesta. Tra il tempio e l'anfiteatro e' veramente imbarazzante scegliere!!!



Tra mare e monti una ricetta come questa ci sta proprio bene...




Ingredienti:
tre zucchine
un quarto di gamberetti
olioEvo
uno spicchio di aglio
sale q.b.
pepe nero
prezzemolo
350gr. di caserecce


Procedimemto:
Lavare e tagliare le zucchine a tocchetti. Sciacquare i gamberetti. Separare le teste dal corpo.
In una pentola soffriggere l'aglio che poi rimuovi e cala le zucchine, i gamberetti con il guscio e le teste. Aggiungere il prezzemolo, un po' d'acqua, salare e far cuocere a fuoco lento finche' i rebbi della forchetta non entrino nella zucchina. Schiacciare le teste dei gamberetti durante la cottura perche' ne esca tutto il sapore dopodichè toglierli.
Cucinare le caserecce in acqua salata e quando sono al dente passarle nella pentola delle zucchine e gamberetti. Amalgamare il tutto e servire in tavola con aggiunta di pepe nero se piace.

Questa pasta è di una semplicità disarmante eppure la dolcezza delle zucchine unita al sapore di mare, come tanti piatti in cui ormai si uniscono pesce e verdure, è un sodalizio perfetto.
E' un piatto ormai scontato ma i procedimenti consueti riportano di sgusciare i gamberetti per farne il fumetto che consente di insaporire zucchine e gamberetti. Io invece ho provato a mettere tutto insieme, gamberi con i gusci, teste e zucchine. Poichè dalle teste dei gamberetti freschi ne vien fuori il vero sapore di mare, credo che da oggi in poi questo sarà il procedimento che utilizzerò nella preparazione.
E cucinare, viaggiare... per noi un mondo di ricordi in piu'!!!!