domenica 22 gennaio 2017

Koughelhopf con frutta secca... fortificare il luogo di controllo interno per non aver paura di osare!!!!!

Quando supero i primi quindici giorni di Gennaio sono sicura di essere entrata a pieno regime in ogni mia attività...lavoro, famiglia...progetti a tutto tondo che cominciano pian piano  a prendere forma...ora più che mai non è possibile mollare perché con il riposo delle vacanze alle spalle e tutto un anno che si apre davanti la grinta è tanta ed i sogni hanno avuto modo di decantare come uova in un pollaio prima della schiusa e sono stati scelti con cura. 
Traslo nella vita quello che faccio nel mio lavoro: si progetta almeno tutto il primo semestre con una riunione motivazionale che da la spinta per partire....idee chiare e via con il piede giusto. 
Si calendarizzano lavoro e ferie e trasformo anche questo in un pretesto per idee nuove su qualche viaggio che potrebbe in futuro prendere forma.

Progetto anche se sono pronta agli imprevisti! 

Sto leggendo un bellissimo libro che mi è capitato tra le mani per caso: sembra che in Danimarca da quarant'anni genitori sereni hanno un metodo intrinseco per crescere figli felici che a loro volta cresceranno persone felici!!


La "MOTIVAZIONE" personale è nota come LUOGO DI CONTROLLO INTERIORE, ovvero il grado in cui possediamo un certo controllo sulla nostra vita e gli eventi che la riguardano.
Se questa capacità si sposta verso l' ESTERNO, si crede in una vita controllata dall'ambiente e dal fato per cui si diventa ansiosi e maggiormente predisposti all'ansia ed alla depressione.
Invece, sviluppando la capacità di "affrontare le sfide" della vita facendo pian piano progressi, provando, cadendo, riprovando ed imparando a farcela, amplifica la nostra zona di controllo interiore e permette la crescita della nostra AUTOSTIMA!
Ciò evitera' quello stato paralizzante che non permette di agire, di realizzare ciò che sognamo solo perché non abbiamo neanche il coraggio di provarci.


L'avro' ripetuto spesso in questi anni ed ancora resto dell'idea che ciò che fa bucare un obiettivo è la mancanza di coraggio...
Guardo con ammirazione chi osa più di me, chi ha più brio di me, chi ha un pieno di energie doppio del mio pur avendo difficoltà maggiori di quelle che avrei io in questo momento...perché dalle persone positive imparo ed ho sempre imparato tanto, perché l'ammirazione per queste persone mi dice di mettere a volte l'eccessiva razionalità e paura un po' da parte...l'essere troppo rigidi e poco creativi lascia fermi al palo.
Quanti talenti ci sono nascosti in ognuno di noi...già sapere riconoscerli e farli emergere dona un sapore diverso alla vita!!


Anche nella mia cucina devo ricominciare...le feste hanno lasciato sapore di buono e tempi lunghi di preparazione che avevo a disposizione. 
Ed allora approfitto del sabato per riprendermi il tempo e cucinare qualcosa che debba lievitare!! 
Scelgo il Kougelhopf, un dolce di origine alsaziana che avevo appuntato durante le feste senza aver più preparato. In rete ce ne sono tante di ricette ma io mi sono attenuta ad un libro "quaderni di cucina" che sfoglio da anni perché fa parte della mia libreria...sembrava che già mi appartenesse. 
Ho voluto sostituire l'uvetta con la frutta secca perché ne avevo una buona scorta da quando ho scoperto un'azienda di Avella che ne produce a km0 ed è buonissima. Le bambine si sono innamorate della sua cioccolata di nocciola che ha scalfito la reputazione di quella pubblicizzata e più nota...immaginate quanto debba essere buona!!!
Ho poi aggiunto al limone anche la cannella per renderlo più speziato.

Ingredienti:
350 gr farina 00
200 ml di latte
80 gr zucchero di canna
3 uova
21 gr. lievito di birra disidratato (una bustina mastrofornaio)
scorza grattugiata di un limone
90 gr. di frutta secca mista (io frutta Sodano: nocciole, mandorle, noci, arachidi, anacardi, pistacchi)
un pizzico di cannella
80 gr. burro fuso
sale un pizzico
burro e farina q.b. per lo stampo

Procedimento:
Mescolare in una terrina la farina con il lievito disidratato. creare un buco al centro e versarci le uova appena sbattute, il burro fuso, il latte, lo zucchero di canna, un pizzico di sale e la scroza grattugiata del limone.
Mescolare bene tutti gli ingredienti e dopo che lo zucchero sia sciolto e non ci siano grumi di farina aggiungere la frutta secca e mescolare.
Imburrare ed infarinare uno stampo per ciambella con bordi alti e scandllati della capienza di due litri e versareci l'impasto che sarà circa a metà dell'altezza.
Ricoprire il ruoto con carta velina e con un panno perché stia caldo il lievitazione.
Aspettare finché il composto sia raddoppiato ( io circa 2ore e 15 minuti).
In forno già a temperatura infornare a 180* finché non sia bruna la superficie(circa 40 minuti per il mio con la tortiera non molto altea del babà).
Sfornare e lasciare raffreddare. Porlo su un vassoio ricoperto di zucchero a velo.

Provo un senso di benessere per aver provato una ricetta progettata, ovvero appuntata da tempo e che richiedeva tempo per la lievitazione.
Qualche piccola variabile e prodotti giusti l'hanno reso un dolce buono ed interessante, ottimo per una prima colazione o per essere accompagnato ad un tea. Per un dessert a fine pasto è più adatto se accompagnato ad una buona cioccolata, magari quella dell'azienda Sodano di Avella che abbiamo scoperto!!
Si, progettare e saper osare è la strada giusta da seguire!!!
Buona settimana!!!

sabato 7 gennaio 2017

Ravioli di pesce con gamberetti e salmone....un nuovo anno, neve e speranza!


Nevica.....da circa venti anni la neve non si posava in modo così fermo in città, o almeno qui, sul mio balcone, dove la vicinanza dal mare è di poche centinaia di metri. 
Ieri, sera dell'Epifania, una vera tormenta di fiocchi bianchi e leggeri ha ricoperto tutte le auto parcheggiate in strada ed a mezzanotte, con le bambine, siamo scesi avvolti in calde sciarpe a rincorrerci ed a gettarci addosso soffici palle di neve!
L'inverno è tornato e non riesce a farsi non amare...con il Natale, con serate in famiglia a ritmi più lenti, le tombolate dal sapor di mandarini appena sbucciati e divertenti giochi da tavola.
Poche uscite sono bastate per respirare i luoghi che amo...Sorrento in una giornata fredda e ventosa ha mostrato tutta la sua bellezza, un mare mosso e blu, il Vesuvio come punto fermo di fronte...
Per le strade illuminate trovo chiese aperte e presepi del '700 ovunque...un messaggio di speranza che non abbandona nessuno.
E l'arte presepiale Napoletana merita di essere visitata...ogni angolo rappresenta scene di vita quotidiana del tempo che riprendono movimento... mercatini ricchi di ogni bene, tavole imbandite, case da sbirciarci dentro con camere arredate di mobili d'epoca, tendine alle finestre e biancheria merlettata riprodotta in piccola scala. Ai pastori sono stati cuciti vestiti veri con stoffe ricercate e piccoli particolari da osservare con attenzione...si resta incantati a lungo alla ricerca di minuziosi particolari...







In questi paesaggi lo stesso mare sullo sfondo con la spiaggia e le barche ormeggiate non può mancare!
Sorrento alle prime luci del tramondo si accende di piccole lucine ovunque...


Vogliamo farci mancare un giro nella città di Napoli? Lavorandoci sempre in auto per una passeggiata ho preferito la metro....la fermata di via Toledo mi lascia a bocca aperta...sembra di essere sotto il mare...
...risali e ti trovi tra la gente che passeggia per i negozi del corso,
 passi per la galleria ed il teatro San Carlo, sei nella spettacolare Piazza Plebiscito all'imbrunire del giorno...
.... ancora per percorrere Spaccanapoli, una strada che divide realmente la città a metà...e tutto mi sembra così tanto appartenermi...


Anche quest'anno, ho affiancato piatti della tradizione a piccole novità come questi ravioli rivisitati per la vigilia dove da noi si mangia esclusivamente a base di pesce.


Ingredienti per la pasta dei ravioli:
250 gr. di farina 00
250 gr. di farina di semola rimacinata (io Pezzuti)
5 uova
un filo di olio EVO
un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:
600 gr. di ricotta
100 gr, di salmone affumicato 
200 gr. di gamberetti sgusciati
buccia grattugiata di un limone
sale q.b.
un filo d'olio EVO
mezzo bicchiere di vino bianco

Ingredenti per il sugo:
700 gr. di gamberetti
250 gr. di pomodorini datterini
250 gr. di pomodorini rossi
250 gr. di pomodorini gialli
uno spicchio di aglio
una tazzina di vino bianco
olio EVO
sale
prezzemolo

Procedimento:
Preparare i ravioli mescolando le due farine, unendo le uova con un pizzico di sale, un filo di olio e lavorare la pasta. Formare un panetto e lasciare riposare mentre si prepara il ripieno.
Sgusciare i gamberetti ed inserirli nel mixer con il salmone affumicato. Frullare il tutto e passare in una pentola dove si è posto un filo di olio. Aggiungere il vino e cuocere due minuti. Fare raffreddare.
Per preparare il ripieno passare la ricotta con uno schiacciapatate, aggiungerci il composto di pesce, aggiustare di sale e grattugiare la buccia di un limone.
Ora non resta che preparare i ravioli farcendoli.
Per il sugo scaldare un poco di olio nel quale far soffriggere un aglio che poi si toglie.
Aggiungere i gamberetti per un paio di minuti, poi un poco di vino e lasciare sfumare.
Infine aggiungere i diversi pomodorini, aggiustare di sale e far cuocere una decina di minuti.
Una volta cotti i ravioli in acqua bollente e salata scolarli e preparati i piatti condirli con il sugo.
Aggiungere un po' di prezzemolo e servire.

Ho voluto fare della pasta diversa, mescolando alla farina 00 quella di semola rimacinata. Ha dato dei risultati speciali tanto che la pasta così facilmente lavorabile mi ha permesso di preparare velocemente anche delle tagliatelle.
Nel ripieno dei ravioli il sapore neutro della ricotta ha fatto prevalere la delicatezza del gamberetto e la nota affumicata del salmone. Una grattugiata di limone ha sposato insieme gli ingredienti esaltandone il sapore del mare nel piatto. 
Un condimento fatto di pomodorini di tre specie diverse come datterini, pomodorini rossi e gialli del piennolo hanno accompagnato dei gamberetti non sgusciati che ricoprendo i ravioli hanno completato il piatto.
Notavo la lentezza dei commensali nel mangiare i ravioli uno ad uno, dividendoli prima a meta' per fare attenzione ad ogni nota di sapore il piatto offrisse!
Li ripreparero' presto perché mi hanno detto eran troppo pochi...la realtà è che mentre provi un connubbio così ben sposato di sapori difficilmente te ne riesci a staccare...come da tutte le cose che piacciono...come da questi tempi di festa ormai al termine!!
Ma l'inverno offrirà, come la neve caduta, ancora le sue meraviglie!!!!