lunedì 5 maggio 2014

Riccioli al sugo di cozze....e con il buon tempo i pescatori son ritornati in mare!!

Con il ponte del primo maggio abbiamo recuperato sulle pietanze a base di pesce non mangiate la settimana precedente a causa del cattivo tempo.
In queste ultime sere, in mare, sono ricomparsi i pescatori con i loro gozzi e le piccole lanterne, ad illuminare solchi di mare per attirare branchi di alici in movimento.
Le piccole lampare sono immobili in lontananza e l’aria ancora pungente mi fa pensare a mani robuste, consumate dalla salsedine, che tirano, tutte arrossate, la rete tanto pazientemente rattoppata a riva nei giorni addietro.
Qui in Costiera le alici azzurre sono le più numerose e, se la pesca è ricca, ne vengono su a frotte. Allora occorre ingegnarsi per farne buon uso...non solo arrivano in tavola in maniera sontuosa in tortini di patate croccanti o sotto forma di parmigiane con fiordilatte filante, ma in parte vengono messe sotto sale in cocci di terracotta e pressati perchè diventino delle acciughe squisite...o ancora ne viene raccolto il sugo con tecniche particolari di filtri e alambricchi che finisce in bottigliette per farne la famosa “colatura di alici”...sarà servita con bruschette o su piatti di saporitissimi spaghetti.
Oppure ancora le alici si possono friggere così, semplicemente infarinate dopo esser state pulite, e con su sale e limone se ne possono mangiare in gran quantità!!
Stessa fine, in frittura, fanno tutti gli altri pesci di paranza issati su dalle reti....stessa prelibatezza in carni più bianche e corpose....
Se poi si ha la fortuna di avere dei buoni crostacei come questi gamberetti, sicuramente la frittura diventa più ricca e completa.
Poi invece ci sono le cozze...da noi si dice che i mesi in cui puoi mangiarne sono i mesi senza la “R”...e quindi da maggio se ne comincia a far grandi scorpacciate dopo bollitura e semplicemente irrorate di pepe e limone, “l’impepata di cozze” appunto.Il modo più sontuoso è invece nel prepararle al gratè...ovvero dopo bollitura si ricoprono con una panatura di pangrattato, formaggio grattugiato e aglio, e irrorati di olio ed un pò di acqua di cottura filtrata, si infornano al grill per qualche minuto finchè se ne formi la crosticina. Diventano barchette saporite per un buon antipasto. Ma se le cozze sono troppe se ne lascia qualcuna per preparare un buon sughetto che andrà a costituire, con pochi euro, un buon primo piatto!!
Ingredienti:
500 gr. di pasta “riccioli”
20 cozze
400 gr, di pomodorini in barattolo
Olio
Aglio
sale
Mezzo bicchiere di acqua di cottura delle cozze filtrato con una garza a maglie strettissime
Prezzemolo< br /> Procedimento:

Bollire le cozze fino a completa apertura. Aspettare che si raffreddino privandole del guscio. Filtrare un pò dell’acqua di cottura con una garza a maglie strettissime.
In una pentola far soffriggere 2 cucchiai di olio EVO con l’aglio. Poi aggiungere le cozze ed il sughetto filtrato. Far bollire qualche minuto ed aggiungere i pomodorini. Far cuocere il tutto finche’ il sugo si sia un pò addensato. Bollire i riccioli in acqua salata per il tempo riportato sulla confezione. Scolarli al dente in una pirofila per la pasta e versare su il sugo facendo amalgamare il tutto. Aggiungere del prezzemolo e servire in tavola!!!
Il sapore di mare salta nel piatto, la pasta si avvolge di sapore nonostante la semplicità nel prepararlo.
In casa amiamo mangiare portate a base di pesce. Non si esce mai per andare in pescheria con il pensiero di cosa voler preparare e mangiare ma si va con la curiosità di sapere quale potrà essere il pescato del giorno. Che siano pesci di paranza o totani e polipi presi con i famosi ganci arcuati, o ancora tonnetti del nostro mare blu...la tavola sembrerà sempre imbandita a festa perchè per ogni ricorrenza si preferisce festeggiare con queste pietanze...ed allegria!!
Buona ripresa di lavori a tutti!!!

8 commenti:

  1. Un giorno posso invitarmi a pranzo a casa tua ? Guarda che è una richiesta seria...mica tanto per dire !!! Che bella questa cosa dell'andare in pescheria senza sapere a priori cosa comprare. Le alici quassù arrivano poco. Io non saprei prepararle. Però la colatura di alici di Cetara la conosco: l'ho comprata a Torino al salone del gusto di slow food. Me la sono gusta centellinandola ! Che vista che c'è da casa tua !! Elena, un bacione ! (un giorno vengo a conoscerti...con o senza invito a pranzo ahahahah)

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    1. Ed io sarò qui ad aspettarti, anzi ad accoglierti con grande gioia...perchè le cose belle si condividono ed io penso che questi posti regalati da madre natura vadano goduti insieme. Guarda che anche io non scherzo...per l'invito a pranzo...quello c'è già...vediamo insieme quello che avranno pescato quel giorno!!! Sono contenta che allo slow food tu abbia comprato la colatura di Cetara..è propiro a quella che mi riferivo...allora?? quando programmi di scendere??

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  2. Vorrei assaggiare tutto Elena....fantastica questa pasta e mi immagino il profumo...ammaliante!!!Ciaooo buona giornata ^_^

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  3. Non saprei cosa scegliere, hai descritto così bene i profumi e i sapori del mare che mi sono precipitata su Trivago alla ricerca di un hotel in un qualsiasi posto raggiungibile rotolando verso Sud...

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  4. Piatti meravigliosi e foto che fanno sognare!!!

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    1. E' stato un vero piacere conoscerti...sono venuta a trovarti sulla cucinaimperfetta...bel blog...complimenti!!!

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