lunedì 28 dicembre 2020

Pane all'uvetta e spezie o pane noci e pancetta con la MDP...dolce o salato...Natale ed Inverno!!

In questi giorni mi son chiesta spesso perchè il Natale fosse una festa così magica...sarà per quello che abbiamo vissuto da piccoli, per quella magia che hanno cercato di farci toccare le persone che ci hanno voluto bene. I nonni...è proprio in questo periodo che mi sale una nostalgia più forte e ne sento la mancanza fisica...quand'ero piccola hanno reso la mia vita una favola arricchita di movenze e tradizioni che mi sono rimaste dentro ed ogni anno pregavo Gesù Bambino che quel Natale non fosse stato l'ultimo con loro e fortunatamente ho potuto ripetere questa preghierà tante volte...poi sono arrivate le mie bambine e mi sono ripromessa di trasferire questa magia anche a loro ed ancora piroetto per casa come una bambina a suon di canzoni natalizie perchè possano credere nella magia del Natale...perchè quando si crede nel Natale si crede in molte altre cose e si ha la speranza che ogni cosa possa succedere, ogni sogno possa diventare realizzabile...basta crederlo... e di sognare non si smette mai. Quest' anno è stato pesante ed emotivamente ci ha trasformati tutti...ovviamente ognuno ha scelto il modo di come cambiare. Io ho osservato le persone intorno a me, ho visto quanta fragilità c'è in ciascuno di noi ma anche quanta voglia di reagire agli eventi si celi nel genere umano, quanto ci si aggrappi fino all'ultima speranza a questa vita che nasconde la sua bellezza nelle piccole cose: nella luna vista da un balcone di città tra i palazzi, negli occhi delle persone dietro una mascherina, nelle onde del mare d'inverno sotto casa, nello sguardo di un fratello che valgono più di mille abbracci mai scambiati, nella gioia di aver adottato un cucciolo che ogni giorno ami di più perchè diventa parte di te, negli stupidi litigi con il compagno di una vita perchè poi è bello far pace, nella prima mattina di Natale in cui le mie bambine ed il fratello hanno per la prima volta aperto i regali insieme. Si, sta per arrivare il momento di salutare questo anno che tutti vogliamo lasciare perchè ci ha fatto paura, perchè ci ha mostrato ogni giorno la paura di poter perdere le persone che amiamo e tutto quello che la vita ogni giorno ci regala meravigliandoci. E proprio oggi abbiamo vissuto anche emozionandoci una nuova speranza, che il vaccino possa salvarci e possa regalarci non solo una vita normale ma anche recuperare le nostre relazioni senza paura di farci o fare del male. Oggi con le prime dosi di vaccino è partita una nuova aurora e spero che tutti coloro che hanno sofferto fisicamente e psicologicamente possano recuperare tutto.
Ed adesso festeggiamo con un pò di ricette e di atmosfere che rendano il nostro animo più leggero e gioioso. Un pane con spezie di Natale come anice stellato, chiodi di garofalo e cannella sminuzzati con l'uvetta che proprio non può mancare.
Ingredienti:250 gr. di latte, 400gr.di farina 0, 50gr. di zucchero, 1 cucchiaino di miele, un cucchiaino raso di sale, 1 cucchiaino di lievito di birra disidratato, 1 noce di burro, spezie tritate (anice stellato, cannella, chiodi di garofalo), 90gr. di uvetta ammollate pochi minuti in acqua. Procedimento:Inserire tutti gli ingredienti nella macchina del pane tranne le spezie e l'uvetta che aggiungerete al beep. Avviare programma base 3 ore e 10 minuti con peso 750gr. e doratura media. Questo pane speziato spalmato con un pò di nutella o di marmellata renderà le vostre mattine delle ferie molto confortevoli.
Poi ho pensato ad un pane salato che invece potesse accompagnare i formaggi che spesso si mangiano nei giorni delle feste, ma che può essere buono anche da solo perchè completo. E fatto con metà farina integrale e con noci e pancetta a pezzetti.
Ingredienti:300 ml di acqua tiepida, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino colmo di sale, 1 cucchiaio di olio EVO, 200gr. di farina Manitoba, 200gr. di farina integrale, 1 cucchiaino di lievito di birra disidratato, 1 bustina di lievito madre(opzionale) 6 noci sminuzzate, 60 gr. di pancetta tagliata a tocchetti molto piccoli Procedimento: Inserire tutti gli ingredienti tranne noci e pancetta da aggiungere al beep. Io ho aggiunto anche una bustina di pasta di lievito madre disidratata perchè il pane ha un sapore più marcato. Programma base 3 ore e 10 minuti), doratura scura, 750gr. di peso. Al beep inserire noci e pancetta. Ho pensato a queste due ricette che possano salutare anche l'Inverno che è arrivato, che spero ci regalerà qualche sfiocchettata e ci faccia amare il tepore di casa ad ogni rientro.
L'angolo delle idee: Proprio perchè la casa aiutasse a vivere questo momento magico l'ho riempito di stelle; per decorare l'albero, come punta usandone una più grande e poi sono riuscita a trovarne una di quelle stile nordico che ho appeso al lampadario.
L'oblò è diventato colorato perchè traspare la luce di atmosfere rilassanti date da una serie di led che con le ragazze abbiamo messo nella cameretta. Un'atmosfera blu cielo...
oppure di altri colori...
L'immagine scelta: Sebbene sia inverno il mare è stupendo.Tra le varie passeggiate con Cookie quelle in riva al mare sotto casa è una delle più belle e correre con lui regala un senso di libertà.
Vi auguro una bella chiusura per questo anno anche se non ci saranno grandi cenoni e feste...la voglia di salutarlo è veramente forte in ciascuno di noi...vi auguro un grande futuro, una nuova rinascita. Auguriamoci un mondo senza più questa brutta malattia.....

domenica 13 dicembre 2020

Pane e confettura di pere e zenzero con la MDP...e Natale è nell'aria!!!

Ammetto una mia grande debolezza...io adoro il PANE!! In ogni sua forma e colore e sapore, per me è irresistibile non prenderne un pezzo e mangiarlo con gusto. Mi piace talmente tanto che poco importa con quale companatico sia accompagnato...ne amo proprio il sapore da solo..soprattutto perchè qui al sud lo facciamo più sapido e quindi è gustoso già così. Nei miei ultimi vent'anni ho viaggiato tanto per lavoro e spesso lungo le strade di tanti posti che ho percorso non immaginate quanto sia stato coccoloso l'odore del pane appena sfornato. Spesso sono entrata in panetteria per portarne un pezzo a casa e lungo il viaggio la mano scivola sempre nel sacchetto ancora tiepido per staccarne un pò. L'idea di produrne a casa mi ha spesso tentata ma come tutti i lievitati richiede tempo e necessità di essere presente per aspettare il momento giusto per infornare e quindi parto svantaggiata in partenza per il tempo che è sempre risicato. Ed allora da anni, entrando nei negozi di elettrodomentici gettavo un occhio alla macchina del pane senza poi decidermi. Ora che sto guardando con più attenzione agli alimenti, studiando le farine per una giusta alimentazione, ho scoperto quanto dannoso sia il glutine aggiunto alle farine straraffinate perchè capaci di rendere inattivo il nostro sistema immunitario di difese e mi sono decisa...questo Natale mi faccio un regalo!! L'ho presa ed ho scoperto che si può utilizzare anche per fare yogurt ma soprattutto marmellate e confetture...davvero una grande invenzione.
E così, mentre nella mia dolce casetta è spuntato anche l'albero di Natale che ha accompagnato la nostra tradizionale vigilia dell'Immacolata con un cenone che non ha nulla da invidiare a quello del 24 e 31 dicembre, con una tavola imbandita a festa nonostante il periodo non consenta di vedere le famiglie più lontane,
mi sono gettata nelle sperimentazioni usando farine di farro, avena, semola di grano duro e sapeste quanto sia rilassante mettere dentro tutti gli ingredienti dopo averne buttato giù delle miscele per provare e poi la MDP faccia tutto da sola...impasto, crescita e cottura...pensavo di poter conservare le pagnottelle in sacchetti per più giorni ma va via proprio "come il pane" perchè affettato si può usare con dolce o salato sembrando sempre fresco.
Riporto qui la mia prova con la semola rimacinata a pietra di grano duro: Ingredienti: 220 ml di acqua tiepida, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1 cucchiaio di olio EVO, 320 gr. di farina di semola di grano duro rimacinata a pietra, 1 cucchiaino di bustina di lievito di birra disidratato.
Procedimento: Inserire nel cestello l'acqua che non sia nè fredda nè calda per non inibire il lievito. Poi il sale, lo zucchero e l'olio, Infine la farina e in un buchetto fatto al centro il lievito. Impostare il programma base (tot.3h20m) peso 500 mg, crosta scura.
Sempre con la MDP ho sperimentato anche la mia prima confettura fatta con pere e zenzero...un'ora e venti in cui lei lavora per te ed alla fine devi solo invasarla e perchè no...mangiarla spalmata sul buon pane. Ingredienti: 300 gr di pere (al netto sbucciate), 1 mela grattugiata, 150gr. zucchero, il succo di 1/2 limone, 1 cucchiaino di zenzero.
Procedimento: Sbuccia le pere e falle a tocchetti piccoli. Inserisci nella macchina del pane insieme alla mela grattugiata ed al succo di limone avviando il programma marmellata (1h20m).Aspetta 20 minuti e poi inserisci poco alla volta lo zucchero ed infine lo zenzero. A programma finito fai la prova piattino e versa nel vasetto sterilizzato.
Il sapore di una colazione oppure una merenda con questo pane e confettura è davvero appagante...sapori genuini di un tempo che a volte si perdono nei prodotti industriali ai quali probabilmente il nostro palato ci ha fatto anche l'abitudine ma che riscoprire non ha prezzo. L'angolo delle idee: Quest'anno accanto al tradizionale albero ho adornato come di consueto i rami all'entrata usando stavolta i toni del rosa che si adattano proprio alle pareti fucsia...l'effetto è veramente piacevole.
L'immagine scelta: Cookie che adora ogni forma morbidosa di coperta e calore si è impossessato del divano...dolcissimo si gode l'albero ed il suo primo Natale che sta arrivando.
Oggi in chiesa, per la terza domenica d'Avvento, ci sono stati fatti questi auguri ed io ve li rigiro: Questo è il Natale dell'Essenziale. L'Essenziale rapisca il nostro sguardo e lo concentri sul Mistero del Dio che in Gesù si fa neonato per insegnarci LA TENEREZZA e invitarci alla SEMPLICITA'.

sabato 5 dicembre 2020

Biscotti integrali per inaugurare le feste con un cambiamento di rotta alimentare

Io dico che le cose non arrivano mai per caso ma se lo fanno in un momento della nostra vita particolare attecchiscono meglio e possono portare a dei veri cambiamenti di rotta. E' quello che mi è successo in un periodo in cui cominciavo a guardare con più attenzione quello che mettevo nel carrello della spesa cercando di differenziarla per me e le bambine, ancora apparentemente sane, da quella per il mio compagno che invece necessita di attenzioni diverse. Non è cosa facile perchè le etichette sembrano tutte abbastanza sovrapponibili, specie quando si deve acquistare un prodotto per la colazione tipo un biscotto oppure una festa biscottata...tutte piene di zucchero e spesso con farine e grassi di bassa qualità. Mi imbatto poi in un e-book particolare su Kindle, un altro mio grande cambiamento di vita quest'ultimo perchè ho cominciato ad abbandonare il libro cartaceo per gli e-book che sono più trasportabili e mi hanno portato a leggere notevolmente di più come un tempo. Il libro si intitola "IL CIBO CHE CURA, IL CIBO CHE AMMALA" ed è scritto da un'oncologa, la dott.ssa Maria Rosa Di Fazio, che con tanta semplicità ma anche polso fermo cerca di far chiarezza sull'importanza del cibo per la nostra buona salute e chiarisce con tanta semplicità quanti errori commettiamo ogni giorno per mancanza di conoscenza, spiega cosa possiamo fare per cambiare atteggiamento e come prenderci cura di noi stessi. Non starò qui a parlarne ma spero che, così come in questo periodo esco dal supermercato con una spesa diversa, cambierà anche il mio modo di cucinare, e devo dire che sono felice di prendermi cura della mia famiglia con nuova consapevolezza...perchè la dottoressa dice proprio di tornare a cucinare e di capire cosa si mette nel piatto e su questo mi trova daccordo. Ed intanto anche le feste stanno arrivando...per me da Dicembre ci siamo già completamente dentro. La mia casa comincia a virare verso i colori del Natale....la sera una nuova lampada di ceramica tutta forata sprigiona la luce di una candela profumata lasciando essenza di buono in tutta la stanza mentre la fiammella traballante rilassa e concilia il sonno.
Ed intanto guardiamo la TV accucciolati su un divano diventato allegro con un tartan rosso di morbida ciniglia.
Il calendario dell'Avvento nella cameretta delle ragazze è stato riappeso per conteggiare i giorni che ci separano al Natale.
E se penso a fare dei biscotti per una buona colazione la mattina penso debbano avere un'aspetto natalizio ma essere anche buoni e salutari. Dopo una prima prova di biscotti integrali niente male ma troppo da inzuppo che vedi in questa foto ai quali avevo dato la forma degli "Oro saiwa":
ho modificato il tiro e ne ho creati di più secchi usando ingredienti sempre salutari: la farina integrale per ridurre il glutine (che sembra sia capace di abbassare la guardia del nostro sistema immunitario), olio EVO (per eliminare grassi che fanno male), uno yogurt di soya che ho autoprodotto con la macchiana del pane che mi son regalata da qualche giorno proprio per cambiare strategia alimentare pian piano (e ve ne parlerò le prossime volte).
Ingredienti: 350 gr di farina intergrale 80 gr. di zucchero di canna 2 uova bio 70 ml di olio EVO 2 cucchiai di yogurt di soia autoprodotto senza zucchero scorza di mezzo limone grattugiata scorza di mezza arancia grattugiata 1 cucchiaino di cannella 1 pizzico si sale
Procedimento: Mescolare tutti gli ingredienti. Ottenere un panetto liscio che stenderemo su un tavoliere spesso massino 5cm.Dare la forma desiderate ed infornare su una teglia ricoperta di carta forno a 180° per 15 minuti. Spolverare di zucchero a velo se lo desiderate. Io li ho conservati in barattoli di vetro come di consuetudine per i biscotti per allietare le colazioni mattutine o per accompagnare una tisana serale oppure un te pomeridiano. Sono molto buoni e tutti gli ingredienti sono scelti con l'intento di avere un prodotto sano e non industriale. L'angolo delle idee: Ogni anno prendo per casa un personaggio che possa ricordarci di quelle feste, un pò come la decorazione aggiuntiva sull'albero. Un anno era lo gnomo Nata, l'altro ancora lo schiaccianoci....questa è stat la volta di una bambina dal viso espressivo ed un caldo cappello di lana che scivola sil ghiaccio con i suoi pattini e sta per lanciare una bella palla di neve che si illumina nel buio.
L'immagine scelta: Abbiamo comprato un cappottino Natalizio per il nostro piccolo Cookie...dolcissimo come non mai!
Se lo fa mettere perchè probabilmente lo associa a tutte le calde copertine di casa dove gli piace planare per fare candidi sonnellini.
Vi saluto dandovi appuntamento a presto perchè questo è un periodo che merita essere condiviso. Cercate di trarre il meglio da ogni giorno che ci separa dalla fine di un anno molto particolare perchè è più facile reagire agli eventi che esserne sopraffatti. Un grande abbraccio!!

lunedì 16 novembre 2020

La magia dell'autunno ed un dolce sfoglia e nutella.

Mi piace pensare che i colori giallo, rosso ed arancione non siano solo quelli che hanno deciso di dare alle nostre Regioni per decidere la forma di prigionia che il virus vuole infliggerci con questa seconda ondata ma preferisco mostrarvi quanta poesia essi donino alla natura di questo meraviglioso autunno.
Il parco è solItario in questo periodo dell'anno, sono in pochi a venirci nel fine settimana, e per scovare qualche comignolo acceso come il nostro, che sbuffa dall'arrivo a quando andiamo via, devo salire verso le case che stanno più in alto, dove il mare sembra più lontano ma altrettanto meraviglioso.
In primavera il piccolo vivaio nelle vicinanze è pieno di vacanzieri che acquistano piante per adornare i propri giardini. Ma adesso che il silenzio e la quiete donano un aspetto sornione a queste stradine è la natura che provvede ad abbellire cancelli, pergolati e vialetti con sfumature diverse di foglie rosse rampicanti o pendenti... e poi sembra che nell'aria ci sia una certa magia, quasi un'aria fatata.
Con Cookie passeggio nel silenzio interrotto solo dallo scricchiolio delle foglie croccanti quando le calpestiamo ed i pensieri corrono indietro nel tempo, quando con mia nonna e mia zia lasciavamo davanti al camino gli uomini di casa a giocare a carte per percorrere le stradine in collina...loro non erano di tante parole ma la sicurezza e la serenità che infondevano con la loro presenza me la sento ancora addosso.
Staccavamo dalle piante i mandarini e non si buttava nulla. Se si decideva di mangiarne uno la buccia sarebbe finita nel fuoco tra i tizzoni ardenti perchè si sprigionasse un profumo acre che impregnava la stanza. Eravamo almeno quattro famiglie nella riunione domenicale, e c'era la gara a chi poteva prendere il posto più vicino al fuoco...non esistevano distanze , mascherine, paura della vicinanza.... Nel nostro camino, accucciolati sul divano insieme, in due giorni ci abbiamo cotto di tutto...castagne, peperoni, melanzane, patate sotto la cenere..l'agnello. La fiamma fa compagnia, riscalda fuori e dentro, ha un potere consolatorio sull'umore meditabondo di questi tempi strani.
Ed il dolce l'ho fatto in settimana, di sera...strano momento la sera di giovedi per fare un dolce.... ma con questa situazione balorda sono saltati tutti gli schemi, e la voglia di coccola e di dolce quando arriva arriva. Non avendo molto tempo ho voluto provare la pasta sfoglia fresca già pronta e stesa semplicemente spalmata di nutella ed arrotolata... Ingredienti: 2 fogli di pasta sfoglia freschi e stesi, 4 cucchiai di nutella, zucchero a velo. Fotoricetta:
Procedimento: Stendere su una placca la pasta sfoglia mantenedola sul foglio di carta forno. Stendere la nutella, ricoprire con un altro foglio di pasta sfoglia. Fare dei tagli come nelle foto e poi con le mani arrotolare ciascun strato tagliato. Cuocere a 200° per 25 minuti e sfornare. Far raffreddare e servire se piace irrorati con zucchero a velo. Sono rotolini farciti buonissimi, hanno il sapore di cornetti appena sfornati ma se li conservate anche per due giorni vi allieteranno con la loro friabilità per colazioni e merende pomeridiane. Alle ragazze son piaciuti e mi hanno chiesto di riprepararli..sara' semplice e veloce...si possono preparare e cuocere anche la sera mentre si rimette a posto la cucina dopo cena..e casa viene inebriata di quell'odore di forno e di buono. L'angolo delle idee:
Volevo farvi vedere come basta poco come una candela a forma di zucchetta sulla mensola del camino e l'atmosfera s'illumina di autunno... L'immagine scelta: La brace permette di cuocere la carne di agnello in modo perfetto, con la crosticina esterna ed un cuore sugoso... se poi ci si abbinano le patate cotte sotto la cenere il sapore rimarra' nell'angolo dei ricordi....
Guardo attraverso queste foglie rosse oltre...oltre tutto quello che stiamo vivendo...perchè presto arriverà comunque il periodo dell'anno che amo di più...il magico Natale.
Un abbraccio forte!!!!

domenica 25 ottobre 2020

La parmigiana di melanzane di mia nonna ed una bella giornata d'autunno!!

Questo è il momento in cui si cercano certezze, punti fermi. Io lo faccio con un piatto, la parmigiana di melanzana di mia nonna! E si, la parmigiana, quando ero bambina e mi aggiravo tra i fornelli non arrivando che con il mento all'altezza della cucina,era il momento in cui vedevo mia nonna affettare le melanzane, sbattere le uova, infarinare e friggerle, e tutto mi sembrava collaudato in maniera perfetta. Conoscevo quali sarebbero state le ciotole utilizzate, pregustavo l'odore che si sarebbe sprigionato in cottura, prevedevo che la prima fase sarebbe finita con una montagna di melanzane fritte che già da sole, così, erano un piatto davvero speciale. La mia manina cominciava a prenderne qualcuna da mangiare ancora calda, dal sapore che si scioglieva in bocca. Le quantità erano sempre generose perchè quello era il segno che di lì a poco la famiglia si sarebbe riunita per una festa.
Una parte di esse avrebbe formato una mega parmigiana di melanzane in una pirofila che l'avrebbe contenuta e che ancora conservo, dalle misure così extra-large che nel mio attuale forno entra un pò di sbiego...e sì..nonna aveva un forno di dimensioni maggiori perchè per famiglia un tempo si intendeva la misura extra-large. Inutile dire che in tempi di Covid il nucleo familiare debba ridursi ai minimi termini ma per me la normalità di un'atmosfera festiva era e resta il casino generale, la casa messa a soqquadro, le voci che si mescolano e si sovrappongono, i piatti della festa, le mani che si intrecciano per scambiarsi le portate...una gioia che permea casa di sapore buono e che resta anche quando vanno tutti via, le luci si affievoliscono e l'ordine ritorna.
Intanto fuori è Autunno e per sentirne la presenza basta ritornare in riva al mare...il cielo è cambiato, non è più totalmente limpido, ma le nuvole fanno un gioco di immagini speciali specchiandosi nell'acqua. Mi rigenera una passeggiata tra fiume e mare a vedere come i colori in questa stagione cambiano.
Ritornando alla foce del Bussento le anatre sentono il rumore dei nostri passi ed allegramente si avvicinano in gruppo.
Rientriamo in casa ed accendo il camino. L'ambiente che fino a qualche settimana fa era intrisa di creme profumate ed asciugamani colorati ora assume un aspetto sornione. Risportiamo il divano più vicino al tepore delle fiamme scoppiettanti ed anche se è sera tardi mettiamo le castagne a cuocere....un'atmosfera magica si sprigiona sui nostri volti in penombra e sembra che sia tutto normale, fuori non ci sia nulla di strano.
Vogliamo vedere se la speciale parmigiana di nonna possa riportare sapore di buono? Ingredienti: 4 melanzane sale q.b. 3 uova farina q.b. olio per friggere sugo di pomodoro mozzarella parmiggiano grattugiato
Procedimento: Pelare e tagliare a metà le melanzane riportando dei taglietti a croce sulla superficie. Salare e lasciare a riposo per 30 minuti. Nel frattempo preparare un sugo di pomodoro soffriggendo la cipolla, aggiungendo sugo di pomodoro, salarlo e cuocerlo per circa trenta minuti lasciandolo un pò liquido. Strizzare le melanzane, togliere la buccia, tagliarle a fette. Infarinarle, passarle nelle uova sbattute e salate e friggerne poco per volta. Creare in una pirofila la parmigiana. Irrorare la base della pirofila con il sugo, preparare uno strato fitto di melanzane, aggiungere la mozzarella a tocchetti e la grana e procedere con altri strati fino a riempire la pirofila. Irrorare l'ultimo strato con tanto parmiggiano regiano. Infornare per 30 minuti a 180° o comunque finchè non si sia asciugato il sugo e formata una crosticina in superfice. Farla raffreddare e servire a fette. Fotoricetta:
L'angolo delle idee: In autunno è il periodo della raccolta dei peperoncini che seccandosi diventeranno forti. L'idea è prendere ago e filo passango l'ago attraverso il gambo dei peperoncini ad uno ad uno fino a formarne una campana da appendere.
L'immagine scelta: Il nostro Cookie la prima volta davanti al camino...guardando le foto di quelle case della campagna inglese di cui tanto sono innamorata è una scena che si ripresenta spesso...ed ecco qui la fortuna di poterla vivere dal vivo.
Vi auguro un buon autunno, la ricerca di punti fermi in questo momento di incertezze, la resilienza necessaria perchè la normalità che ciascuno di noi desidera ritorni presto.