Stasera finalmente trovo un attimo di tempo per fermarmi senza farmi prendere dalla tentazione di scivolare sotto le coperte....mi sento stanca nel fisico e nella mente e mi ritrovo con il fiato corto a correre da una parte all’altra senza avere abbastanza tempo, con un’agenda che era già piena e che continua ad infittirsi di cose da fare....ed a poco servono i diversi post-it multicolore e multiforma per rendere gli appuntamenti più appetibili....ho sempre paura di non farcela ed anche se poi riesco a fare tutto il conto è non esserne mai troppo soddisfatta, di non essermi goduta niente..
Ed allora cominciano a girarmi nella testa le parole del mio primo responsabile circa 13 anni fa, quando presa da mille e più problemi mi fece fare un esercizio...:”Quando sei al lavoro dimentica tutto il resto, lascia il sacco dei problemi fuori la porta, entra dentro e nelle cose che fai mettici entusiasmo...poi fai lo stesso in casa o con il tuo mondo privato...lascia fuori il sacco dei problemi del lavoro e nelle cose che fai o che vivi mettici entusiasmo....”.
Dopo giorni di allenamento...(sono una che se si mette in testa che una cosa può funzionare poi ci prova).....le cose funzionarono meglio....separando gli emisferi lavoro-affetti e mettendo un entusiasmo diverso in ogni cosa che facevo tutto sembrava più leggero, interessante e meno appesantito dalla parte restante della mia vita.....Un giorno lui mi chiese:”Oggi il tuo sacco di problemi fuori la porta?” “Ops”- risposi- “...cavolo devo tornare indietro??? Me lo sono dimenticato lì”.
Poi ci si fa prendere dal tram tram quotidiano ed alcune cose si dimenticano.....ebbene è da qualche giorno che ho ripreso ad allenarmi a fare così...stavo piombando in una seria crisi e soprattutto non mi stava più piacendo nulla....
E così con occhi diversi guardo all’arancione della stagione che diventa il colore dominante, ai cibi, agli arredamenti, alle vetrine....tutto si è rivestito di questa tinta calda e rassicurante.... Prendo un mazzetto di carote ancora con il ciuffo, le mandorle che amo tanto e lo zucchero di canna decisamente più aromatico...ne faccio un dolce e lo presento a mia figlia che festeggia l’onomastico...ne mangiamo una fetta ciascuna tutti e la torta finisce subito....me ne chiedono un’altra al più presto....la prossima sarà fatta con più entusiasmo....
Ingredienti: 350 gr. di carote pelate e frullate
3 uova intere
200 gr. Zucchero di canna
200 gr. Mandorle tritate
100 gr. Burro
100 gr. Farina 00
1 pizzico sale
1 bustina lievito per dolci (16 gr. Pan degli Angeli)
Decorazione 4 cucchiai di confettura di albicocche
glassa di cioccolato (Pan dgli Angeli)
Accendere il forno a 170°C funzione ventilata. Separare i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero di canna finchè siano spumosi. Aggiungere il burro sciolto a temperatura ambiente o ammorbidito leggermente con funzione scongelamento al microonde. Unire le carote frullate, poi le mandorle, la farina setacciata ed il lievito. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale ed aggiungerli girando dal basso verso l’alto. Versare l’impasto in una tortiera da 26 cm, imburrata e infarinata, livellando la superficie con un cucchiaio. Cuocere a 170° per 40-45 minuti. Prova stecchino per la cottura.
Una volta fredda viene tolta dalla tortiera e ricoperta con la marmellata di albicocche e la glassa al cioccolato ( se si usa quella pronta va sciolta al microonde e versata secondo indicazioni sulla confezione). Diventa l’ideale per un dolce da tavola di fine pranzo o per una festa.
L’alternativa può essere ricoprirla semplicemente con zucchero a velo per renderla più adatta ad una colazione o all’ora del tea.
Il sapore di questa torta è scioglievole al morso, un pò rustico per le carote e lo zucchero di canna,diventa più dolce per la glassa al cioccolato. L’unione delle carote con le mandorle rende l’interno molto morbido ed aromatico...una torta da mangiare fetta dopo fetta.....
In autunno i folletti del bosco cominciano a spuntar fuori come funghi...ehi ne avete visti anche voi qualcuno????
Cara Elena, sapessi quanto capisco il tuo stato d'animo ! Mi ha accompagnato per più di...dieci anni. Vivevo dentro un frullatore, avevo il fiato così corto che talora avevo la sensazione fisica di aver qualcuno che mi stringesse il collo con una mano. In perenne affanno, sempre in ritardo su tutto, con una stanchezza fisica e mentale che non trovava pace. Son stati anni durissimi perché mi son trovata a tirar su un figlio da sola e nel contempo ad avviar la libera professione (che ho sempre detestato...) e a mortificare la mia passione per la pasticceria...della quale avrei fatto invece una professione. Poi le cose son migliorate. Questo per dirti che hai la mia comprensione. Interessante l'uso dello zucchero di canna. Io l'ho rivalutato di recente. Buina settimana !
RispondiEliminaSono contenta che ora le cose siano migliorate...è che ciascuno di noi, forse per spirito di sopravvivenza, quando le difficoltà prendono la ...gola....poi trovano una soluzione per non soccombere....Grazie per aver condiviso la tua esperienza e grazie ancor di più per la comprensione...Lo zucchero di canna...dicono che faccia anche bene rispetto a quello raffinato... Bacioni!!
EliminaChe torta favolosa! Per il lavoro...ti capisco
RispondiEliminaGrazie....Un abbraccio a te!!
Eliminati capisco e come ti capisco...
RispondiEliminae la torta è davvero fantastica, con questi folletti. ^_^
un abbraccio Ele
Ok...ci intendiamo sulle difficoltà...son contenta ti sia piaciuta la torta ed....i folletti...:)))
EliminaIo ho una quantità di sacchi che se li lascio fuori dalla porta posso trasformare il pianerottolo in un termovalorizzatore...
RispondiEliminaCosì me li lascio marcire dentro...
Santa capacità di vivere a compartimenti... spiegami come fai!
Mi verrebbe di dire.."Dice il saggio..." giusto per non prenderci troppo sul serio. Comunque, anche nella tragicità della cosa....è tragica??? Nooo...mi hai fatto sorridere...sarà pure tanta tutta sta roba ma meglio che la discarica resti fuori, non credi?? Io come faccio??? Booo...ci provo, per non affogare, a trovare una soluzione per stare bene più tempo possibile (no...stare male proprio non mi piace...) e così che vita a compartimenti sia...sai che le donne forse ci riescono poco ma in questo gli uomini son maestri...prova a notare come nel lavoro loro staccano la spina da tutto il resto e viceversa nella vita privata.... Ora condividerei la mia torta con te.....
EliminaCara Elena non sei sola, ma sei riesci a tenere l sacco fuori allora credimi che sei davvero brava. ottima torta ci credo che l'anno fini ta subito! un saluto Manu
RispondiEliminaDiciamo che spero di essere sulla buona strada....si è vero..la torta l'hanno divorata..ah,ah...
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