Faccio anche fatica a capire come siano volate queste giornate e cosa me ne sia rimasto...solo lunghe note su fogli poi strappati dopo che tutto era stato fatto.
Anche la cucina che dovrebbe essere la mia tana è stata maltrattata. Il lievito madre è stato per poco non suicidato e ripreso in extremis, una torta di mele fatta per una sagra di beneficenza è stata incartata ed abbellita senza aver nemmeno avuto il tempo di immortalarla un’istante...
Solo per caso, e per fortuna, mi son ritrovata a pranzare la settimana scorsa in un vicolo di via Toledo, il corso di Napoli, nei famosi Quartieri Spagnoli, in una trattoria speciale per il suo folklore, che porta il cognome della famiglia dei proprietari “NENNELLA”. Questo si che è stato un momento di nota che mi ha aperto l’umore e lo spirito semplice e scanzonato che in qualche parte alberga in me....
E’ una trattoria a conduzione familiare dove regna il piacevole caos, dove tutta la famiglia in poco tempo serve decine di tavoli tra il frastuono generale. Serve tutti coloro che nel breve momento di pausa dal lavoro vogliono concedersi non la solita pizzetta o panino ma un piatto vero. Ho mangiato della pasta mista con fagioli e cozze che avrebbe fatto risuscitare qualsiasi moribondo...Le comande vengono urlate in cucina da sei o sette di loro che servono ai tavoli e stranamente tutto funziona alla grande. Niente ordine, niente pignoleria, solo tanta semplicità e buona cucina partenopea...qui il buon Cracco avrebbe avuto un colpo nel vero senso della parola....
Qui il folcklore sta anche nel gesto della mancia lasciata dai clienti prima di andar via....viene adagiata dai camerieri in un cestino che ogni volta fanno scendere sganciando una corda che pende giù dal tetto e tutti in coro rispondono...GRAZIE!!! Vi invito a leggerne di più sul sito del giornalista napoletano Luciano Pignataro che presenta la trattoria NENNELLA nei minimi particolari.http://www.lucianopignataro.it/a/napoli-trattoria-nennella-sessantanni-di-cucina-di-casa-per-tutte-le-tasche/15471/
E nella semplicità vi lascio la mia ricetta semplice semplice delle seppie arrostite. Non ci vuole nulla nel prepararlo ma è un secondo piatto di tutto rispetto.
Ingredienti:
1 kg di seppie
Olio q.b.
Limoni
Sale
Aglio
Prezzemolo
Procedimento:
Si puliscono le seppie, si lavano e si fanno macerare per un’ora in un intingolo fatto di olio, sale, limone, aglio e prezzemolo. Si arrostiscono le seppie su una padella di ghisa ben riscaldata finche non siano ben cotte. Si adagiano in una pirofila da forno e ci si versa sopra l’intingolo nel quale erano state messe a macerare. Si ricoprono con carta stagnola e si fanno rimanere in forno riscaldato fino al momento di servirle in tavola.
Il tempo di riposo fa si che le seppie rilascino il loro sugo che andando a miscelarsi con l’intingolo permette di mangiare delle seppie morbidissime e tanto saporite.
Vi lascio e scappo via.
Mi aspettano altre due giornate intense di lavoro ma poi un bel break che se va in porto sarà il mio prossimo racconto.
Un bacio a tutti voi!!! Ed un motto.....semplicità!!!
