Oggi mi sono meravigliata di me stessa....sebbene abbia parlato al telefono con una persona che a stento mi conosce e si è dimostrata altamente sgradevole nei miei confronti...ho tirato un lungo respiro ed ho cercato di continuare la giornata come l’avevo programmata...senza farmela stravolgere...poi magari ora che ci ripenso mi cuoce...ma non mi son fatta stravolgere la vita ed i miei piani....e oggi stesso....giornata interminabile...ho avuto anche a che fare con persone speciali che ho la fortuna di conoscere...dalle mie colleghe al mio capo, dalle persone che ho riabbracciato dopo più di due mesi a scuola di danza delle bimbe, ai medici con cui lavoro a stretto contatto ogni giorno...e per finire ad un dolcissimo sms che mi ha inviato stasera l’amica con la quale abbiamo trascorso le vacanze sul Gargano....
Ed allora...se una persona che a stento ti conosce grida dall’altra parte della cornetta per un malinteso che non ha voluto nemmeno le spiegassi, se quella persona crede di usare la sua presunta posizione di potere solo perchè è a capo di alcune persone, se esplica il proprio malumore vomitando presunti errori ed offese del tipo”Sappia che lei non sa fare bene il suo lavoro”.... e “Non sono interessata ad incontrarla per avere spiegazioni”...io cerco di farmela passare pensando che fortunatamente non siamo tutti uguali...e che purtroppo c’è anche questo....e che stasera sono qui nel mio angoletto di food-riflessione, e che proseguo anche con cosa avevo in mente di raccontarvi...
Raccontarvi che lunedì scorso ho preso l’aereo per andare in Sardegna a fare una riunione...e non so se sia un caso o fortuna ma anche quando non lo chiedo mi capita il posto vicino al finestrino...proprio dove mi piace volare.....e con un libro sulle gambe ed un occhio fuori ho guardato le nuvole sotto di noi....bianche, candide e piene come la panna montata, morbide e simili allo zucchero filato, pronte per accoglierti per saltarci su come faceva Haidi...e giù su quell’isoletta sulla punta destra della Sardegna solo un faro per indicare alle navi di tenersi lontane...un mare che quando siamo arrivati sembrava scuro e minaccioso per il brutto tempo, quasi deludente per come dovrebbe essere il mare della Sardegna...ma quando a fine settimana ci hanno concesso delle ore per stare in spiaggia, il tempo era splendido e passeggiando lungo la riva potevi prendere la sabbia bianca tra le mani e la sorpresa era che mescolati ai granelli c’erano tanti puntini rossi...erano preziosi pezzettini di coralli provenienti dal mare.... Di ritorno, venerdì, una rotta speciale, prima di rientrare su Napoli...Capri, le due Costiere (Amalfitana e Sorrentina) viste tutt’uno dal cielo.....il Vesuvio e ...Napoli....si ritorna a casa.....
E per stare tutti insieme la domenica un secondo festoso nei colori, una coscia di tacchino incisa e farcita di olive verdi e nere....ed accompagnate da patate e peperoni verdi e gialli....un’ora in forno ed ancora caldo in tavola...tagliato e diviso tra noi...perchè l’autunno possa cominciare con le sue domeniche tranquille, che terminano con un caffè, un dolcino e quattro chiacchiere con mamma...mentre gli uomini si perdono dietro il Campionato di Calcio....le bimbe con i loro giochi....
Ingredienti 1 coscia di tacchino
olive verdi e nere
1 bicchiere di vino
2 cucchiai di olio EVO
sale q.b.
500 gr. patate
2 peperoni (uno rosso ed uno giallo)
rosmarino
PROCEDIMENTO: Si creano delle incisioni nella coscia di tacchino e lo si farcisce con le olive. Lo si ripone in una pirofila da forno con le patate tagliate a cubetti ed i peperoni fatte a striscioline. Si condisce il tutto con sale, olio e vino. Si aggiunge il rosmarino. In forno a 180°ventilato per circa un'ora. Servire caldo!!
