domenica 19 gennaio 2014

Panna cotta con panettone e cioccolato....ed uscire dalla propria aria di comfort!!!

Penso a quanto possa costare mettersi in gioco ogni giorno cercando di venir fuori dalla propria aria di comfort, dalla propria routine, dalle proprie abitudini, dalle proprie certezze conquistate anche a costo di errori e sofferenze, ma poi raggiunte e quindi dal sapore tanto, ma tanto buono!!!
Perchè allora voler provare e provare ancora, e rischiare per vivere nuove esperienze, nuovi modi di operare, nuovi modi di pensare, nuovi modi di creare...
E perchè c’è quel freno interiore che ci blocca, che ci fa battere il cuore forte prima di lanciarci, che ci fa sentire anche un pò folli e fuori dall’ordinario se decidiamo di osare...
Nella maggior parte dei casi c’è bisogno di una spinta, di uno stimolo, di qualcosa che ci illumini...
Con il passare del tempo ho imparato che il fuoco è dentro di noi e se ci aspettiamo solo spinte senza aver voglia di prendere a volo il tram che sta passando, le opportunità ci sfuggiranno ed a nulla poi potranno servire i rimpianti...
E se in ogni cosa, dalla più piccola alla più importante, si decide di prendere quel treno e ci si crede fortemente in esso i risultati arriveranno, ci saranno sensazioni di gioia, di grande appagamento, di senso di conquista e di crescita....i rimpianti non arriveranno e si avrà sempre la voglia di guardare avanti, avanti ed avanti ancora...
Perchè questa considerazione ora...sono folle, sono pesante, sono un pò rompiscatole??
E’ che ho passato l’ennesima settimana fuori per motivi di lavoro, sottoposta a mille nuovi stimoli ed a contatto con le più svariate tipologie di persone, stanca perchè impegnata dalle prime ore del mattino fino a notte tarda, ma ho puntato sul non ritrarmi, sul non farmi prendere dalla routine delle stesse persone e delle cose fatte allo stesso modo, accesa dalla voglia di pensare a cosa potrò provare di nuovo in questo mio nuovo anno di lavoro, con la mia famiglia, con le persone che conosco, con il mio mondo del blog.
Per il blog ho approfittato di una sera ad Eataly a Roma per comprare un libro completo sulla pasta madre...avrei voglia di crearla, di crescerla, di coccolarla, di usarla...mio fratello anni fa aprì una pizzeria dove si usava solo la pasta madre....e fu un successo...voglio vedere cosa ne uscirà fuori...
E poi vorrei provare nuovi dolci e paste fatte in casa...vediamo cosa ne uscirà fuori da questo cestino di Enela...
Per ora parto da una cosa semplice ai più ma non per me...la panna cotta è stata nella mia famiglia sempre un tabù, una di quelle cose strane...poi anni fa la provai e cercai di riprodurla a casa con i preparati in polvere già pronti. Mai ascquistati i fogli di gelatina che non sapevo come si presentassero. E quanto mi sono persa...non solo l’esperimento è di una facilità disarmante...ma mi si apre un mondo di nuove combinazioni e semifreddi da poter provare...
Ingredienti per 2 coppette:
250 ml di panna fresca
5 mg. gelatina in fogli
65 gr, di zucchero
2 dischi di panettone del diametro del bicchierino
un bicchierino di succo di amarena oppure caffè per bagnare leggermente il panettone
50 gr. di cioccolata a pezzettini
Procedimento:
Mettere a mollo i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Riscaldare la panna in un pentolino con lo zucchero senza farla bollire. Spegnere. Strizzare la gelatina e scioglierla nella panna fino ad incorporarla completamente. Sul fondo del bicchierino mettere uno strato di panettone bagnandolo con il succo di amarena e cospargendo con qualche pezzettino di cioccolato. Versare la panna ed aggiungere un’altro pò di cioccolata a pezzetti. Aspettare che il liquido diventi tiepido e porre in frico per circa due ore. Da ora in poi si può servire!!
Questo espediente è anche facile in questo periodo di avanzi delle feste che girano ancora per casa: panettoni, pandori, cioccolata fondente, al latte, alle nocciole...
Affondare un cucchiaino nel bicchiere dopo pranzo o in una pausa pomeridiana è gran fonte di appagamento....giusto per rientrare in una zona di comfort se l’esserne usciata ha fatto spendere troppe energie!!!
Baci!!!

10 commenti:

  1. Io con la gelatina in fogli mi trovo benissimo, sarà che mia mamma l'ha sempre usata per la panna cotta, quindi mi aveva spiegato come gestirla. Buonissima la tua versione, ho l'acquolina!

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    1. Sono sicura che la tua mamma la sappia fare divinamente e se non sbaglio da qualche parte ne avevi anche parlato?? Baci!!

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  2. Ho letto l'introduzione tutta d'un fiato e mi è scesa una lacrima... a differenza di te, non devo trovare il coraggio di buttarmi, ma di andarmene, anche se non ho un posto dove andare... spero di trovarlo e di fare quello che è giusto.
    Anch'io la panna cotta la preparo sempre con le buste, forse perché non mi piace molto e non ho voglia di perderci del tempo... o forse non mi piace molto proprio perché ho sempre mangiato quella preparata con le buste?

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    1. Se ho toccato qualche corda spero che sia quella giusta...io da quel che vedo fuori è che tu sei una persona curiosa ed intraprendente...che non ti fermi e continui a seguire le tue passioni anche se nei ritagli di tempo...e con tanta fatica...continua così...a piccoli passi i cambiamenti possono avvenire....
      Sai cosa differenzia secvondo me la panna cotta fatta così dalle buste?? Poter scegliere la panna di qualità e valorizzarne davvero il sapore...

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  3. Cara Elena, è proprio così... spesso il nuovo fa paura... ma dico sempre che dietro le paure si nascondono tesori... dobbiamo avere la forza di uscire dalla nostra area di comfort, dalla routine e sperimentare nuove avventure, perché solo così potremo scoprire anche nuovi lati di noi stessi e uscirne arricchiti! :) Il tuo post mi è piaciuto davvero tanto <3 Pasta madre? Uhm... io non mi sento tanto portata, non so perché... però mai dire mai, aspetto le tue ricette! :) Questi bicchierini sono una delizia unica, mammamia che bontà! :P Complimenti e un forte abbraccio, felice settimana <3

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    1. Che belle le cose che hai detto...una postilla preziosa a quel che volevo trasmettere...si...i tesori ed i talenti sono dentro di noi...occorre però lavorare perchè vengano fuori...Ho finito il mio studio sulla pasta madre..sabato comincio...speriamo bene....

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  4. Sempre avanti verso nuove avventure...ti si può aprire un mondo unico e particolarmente interessante!! Io sono per il nuovo sempre e comunque...e affonderei un bel cucchiaio dentro a questa bella panna cotta !!!Ciao cara Elena ^_^

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    1. Certo Annalisa...il nuovo ci arricchisce...ne sono sicura.....ti offrirei volentieri un pò di questi bicchierini!!! : ))

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  5. Cara Elena, ha descritto perfettamente la condizione dell'animo umano perennemente in contraddizione tra il bisogno di sicurezza e la paura del nuovo, tra la noia della routine e i rischi che si corrono ad uscirne. Negli ultimi anni il bisogno di rinnovamento è talmente forte da spingermi a cambiare e rischiare. Hai visto che facile che è la panna cotta ?! La prossima volta che la rifai, prova a ridurre la dose di gelatina: vedrai che ti resta ancora più cremosa ! Io ho la pasta madre: è un mondo meraviglioso ! Se vai sul sito della comunità della pasta madre trovi l'elenco di chi la usa nella tua zona e te ne fai dare un pezzo. L'autoproduzione iniziale è troppo lunga, rischi di stancarti

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  6. Si proprio in bilico tra il sicuro ed il nuovo...
    Sai hai ragione sulla panna cotta...penso che 4 gr. per 250 ml siano meglio per una maggiore morbidezza...
    Per la pasta madre ci sono molte persone che conosco che ce l'hanno tra le quali un'amica che abita nel palazzo, Sandra...
    Ma vorrei sfidare la mia personale area di confort e quindi che dici mi tuffo??? Ho studiato tutto, i metodi per partire, i rinfreschi, per renderla forte quando ne perde un pò, per come conservarla, per come usarla nelle diverse metodiche...ora ne ho scelto la partenza...miele, olio e yogurt...sabato le darò vita ed ho capito che il procedimento sarà lungo e complesso....incroci le dita con me??? Baci!!!!

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