sabato 4 marzo 2017

Agnello con funghi trifolati.....una giornata uggiosa tra i laghi di Miseno e la casa Vanvitelliana !!!



Anche una giornata uggiosa e coperta di nuvole grigie può diventare un piccolo capolavoro se, con un pizzico di coraggio, si prova a cercare qualcosa di nuovo non troppo lontano da casa.
Un sabato anonimo acquista un nome a Miseno, nel comune di Bacoli verso la punta estrema della zona flegrea, mirabile spettacolo di paesaggi tra terra e mare.
Ricordo le giornate fanciullesche di picnic primaverili verso la Solfatara, Pozzuoli, Cuma, attorno ai laghi di Lucrino e Averno.
Poi con gli studi classici tutte assunse un altro aspetto: Miseno divenne il trombettiere di Enea, citato nell'Eneide, che fu sacrificato dalla Sibilla Cumana per  permettere ad Enea di accedere all'Ade discendendo negli inferi opponendosi al traghettatore Caronte che non ne voleva permettere il passaggio.
Andiamo da "Caronte" è stato l'incipit della nostra gita...una trattoria a conduzione familiare sul lago d' Averno che conosciamo da tempo, sempre super affollata.
Stavolta il cattivo tempo, con la pioggia che bagnava gli anatroccoli appena nati, ha lasciato il posto semivuoto e ci siamo aggiudicati il tavolo accanto alla finestra sul lago...sembrava di essere a livello dell'acqua e che Caronte fosse li, ad un passo da noi!
Tutto a base di pesce, prezzi contenuti...il loro piatto forte sono i tubetti o paccheri con il cuoccio ed i frutti di mare.
Poi in viaggio verso il lago Fusaro, famoso per la coltivazione delle rinomate ostriche impiantate nel '700 da re Ferdinando IV di Borbone e presenti su tutte le tavoli reali d'Europa.
In realtà le bambine erano attratte dal vedere la casa della Fatina Turchina di Pinocchio del film di Comencini vista e rivista su "you tube". Ci assomiglia ma il film non fu girato qui.
Qui invece re Ferdinando IV, amante di caccia e pesca, fece costruire dal famoso architetto Vanvitelli, su una piccola emersione di terra del lago, questo Reale Casino Borbonico
Inizialmente non c'era il pontile e vi si poteva accedere solo con le barche.


E' una pianta dodecadonale in stile tardo barocco sviluppato su due livelli.
Catapultati indietro nel tempo abbiamo immaginato nella sala circolare gli incontri conviviali e le serate di gala con altri sovrani ed esponenti della nobiltà.
Al piano superiore, attraverso le ampie finestre incorniciate di legno bianco, una veduta spettacolare nonostante il tempo uggioso....lo studio privato del re e poi la sala delle Meraviglie con quadri raffiguranti le quattro stagioni. Questo in foto rappresenta "l'alberata", viti ad albero presenti in costiera Sorrentina a quei tempi.
Intanto il tempo peggiora e torniamo a casa....cosa si può preparare di buono per cena?
Un cosciotto di agnello bello in carne finisce in forno. Intanto funghi trifolati in padella lo aspettano per consolidarne il sapore...

Ingredienti:
un cosciotto di agnello intero
funghi misti freschi
olio evo q.b.
sale q.b.
rosmarino 
prezzemolo
peperoncino
aglio

Procedimento:
Sciacqure il cosciotto di agnello, tampomare con carta assorbente e mettere in una pirofila ricoprendolo di sale e rosmarino. Irrorarlo con filo di olio e ricoperto di carta alluminio va cotto in forno a circa 200 gradi per circa 30 minuti. Poi si scopre e prosegue la cottura ancora per un'ora.
Intanto trifolare i funghi misti tagliuzzati in olio riscaldato in cui l'aglio è stato fatto soffriggere. Aggiungere abbondante prezzemolo tritato ed un poco di peperoncino. Aggiustare di sale. Sfumare con un poco di vino bianco ed aggiungere poca acqua regolandosi fino a che siano cotti senza attaccare.
A cottura ultimata dell'agnello tagliare tutta la carne a pezzi intorno all'osso e mescolarla ad i funghi trifolati cotti. 
Insaporire per cinque minuti e servire.

La carne di agnello non è grassa ma saporita per cui non si usano molti condimenti. Generalmente si associa alle patate che cotte insieme nel forno ne prendono tutto il sapore. La scelta dei funghi ne diventa una valida alternativa. Un secondo completo valido anche per un pranzo Pasquale.
Per noi una cena gustosa, dopo che il pesce ci ha raffinato il palato a pranzo, e l'idea della caccia della famiglia reale dei Borboni seguita da banchetti conviviali che ci ha portato di nuovo l'acquolina.
Un abbraccio a tutti

3 commenti:

  1. I tuoi articoli sono sempre molto interessanti perchè oltre al cibo che cucini magistralmente le tue note culturali e le tue foto bellissime danno sempre informazioni piacevoli sui luoghi che attraversi con la tua famiglia ...MI PIACE UN SACCO!!Un abbraccio e buona domenica!

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  2. Purtroppo non conosco per niente quella zona e mi dispiace perchè amo viaggiare e immergermi in luoghi ignoti. Spesso quando è brutto ci lasciamo prendere dalla pigrizia, invece avete fatto benissimo ad uscire comunque. Le bimbe si saranno molto divertite, per loro è stata una piccola vacanza

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  3. Che posto incantevole, Elena, la vista lago coi paperotti appena nati ispira moltissima tenerezza e il Casino Borbonico sembra quasi trasportarti in un'altra dimensione...
    La famiglia riunita attorno al cosciotto arrostito è la degna conclusione di una così bella serata...

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