domenica 9 aprile 2017

Fiocchi di neve di Poppella....lo so è Pasqua non Natale ma....


La prima volta che ho visto queste palline bianche ricoperte di tanto zucchero a velo è stato prima di Natale. 
Eravamo al bar con delle colleghe, in un break riunione, ed in un bar di via Toledo a Napoli c'era un catasta di candidi bocconcini in bella vista a fianco del bancone.
Mi spiegarono di quest'ultimo nato della creazione Partenopea ideato non da loro ma nella pasticceria Poppella alla Sanità, che stava facendo impazzire chi dava un morso a piccole e sofficissime brioscine ripiene di candida crema al latte e ricotta sulla quale una generosa velata di zucchero completava l'opera!
Per mesi ci ho rimuginato su...poi nel web sono comparse le prime ricette ed intanto è arrivata la Primavera, e con lei siamo pronti al periodo Pasquale...impazzano colombe ed uove di cioccolata, quintali di grano, ricotta ed essenze millefiori per le pastiere, tutti i salumi e formaggi affiancati a cataste di uova per dar vita a casatielli e torte rustiche......ed io che faccio?
Entro in sordina un po' stordita in quest' atmosfera, tento di mettermi in sintonia con i colori pastello, cerco di stiracchiare il mio animo abbastanza stropicciato per le novità ed i cambiamenti che ho vissuto in questi mesi....ma soprattutto faccio fatica a predispormi in modo amorevole anche verso chi non mi predispone proprio al buonismo ed alla pace che il periodo richiederebbe.
Uso allora un vecchio metodo, quello che da bambina mi rendeva versatile e serena...abbellivo uova sode con i colori e la fantasia, creavo quintali di pastiere con mia nonna e mia zia da regalare a tutti i parenti ed affini...ed una domanda mi nasce spontanea da dentro...erano serene loro in questo atto generoso di dono o era anche per loro, allora, un modo per far stare serena me che ero bambina...

Lavoretti alla mano e con le bimbe decoriamo l'albero di Pasqua, poi mettiamo su un laboratorio creativo Pasquale....ho trovato in un negozio bustine lasciate in un angolo gia' in saldo a metà prezzo (nessuno se le filava) con dentro piccoli pezzettini adesivi per dare vita a paperotti, coniglietti, farfalle e pulcini.....
......e l'incantesimo avviene, tra risate, occhietti vispi e fantasia abbiamo dato vita alle nostre decorazioni per casa...
Rigenerante sentirsi dire: "Grazie mamma, è stato divertente, hai avuto una bellissima idea"...

Ingredienti:
Per le brioscine:
250gr. di farina 00
50gr. di farina 00 per lavorare l'impasto
50gr. di burro
50 gr. di zucchero
1 uovo
1 bustina di lievito di birra disidratato (quasi tutta, ne ho lasciato un po')
100 ml di latte
un pizzico di sale
1 tuorlo d'uovo per spennellare la superficie

Per la crema:
200 gr. di ricotta
200 ml di panna dolce da montare
25 gr. di zucchero a velo
250 ml di latte
50 gr. di zucchero 
25 gr. di farina

Procedimento:
In una terrina mescolare lo zucchero, la farina ed il lievito disidratato. Aggiungere il burro a temp. ambiente e l'uovo. A filo aggingere il latte e lavorare l'impasto inizialmente appiccicoso. Poi con gli altri 50 gr. di farina rendere l'imoasto più liscio e consistente. Lasciare raddoppiare sotto un canovaccio (circa 2-3 ore).
Riprendere l'impasto e formare le palline da 25gr. l'una da poggiare distanziate su due teglie rivestite di carta forno. Aspettare altre due ore di crescita.
Nel frattempo preparare la crema al latte mescolando 50 gr. di zucchero e 25 gr. di farina sul quale versare a filo il latte senza formare grumi. Mettere sul fuoco e quando è addensata lasciare raffreddare.
A parte setacciare la ricotta e mescolarla allo zucchero a velo. 
Aggiungerla alla "crema al latte" raffreddata.
Montare la panna ed aggiungerla lentamente per completare il tutto.
Mettere in frigo ricoperta di pellicola trasparente.
Quando le brioscine saranno lievitate spennellare la superficie con un tuorlo d'uovo ed infornare una placca alla volta a 180° per 15 minuti.
Farcire della crema con sacca a' posch le brioscine tiepide e poi irrorare di zucchero a velo.

Non sono difficili ma i tempi di lievitazione sono lunghi per cui le "palle di neve" vanno preparate in una giornata tranquilla,quando si ha il tempo di aspettare e di assaporare il piacere di un preparato che prende volume e poi infornato ne sprigionerà il profumo.
Queste brioscine, una volta farcite, vanno mangiate fresche. Tenute in frigo ci possono rimanere fino a due giorni. Molti consigliano di farcirle tiepide perché la crema entra più facilmente con la siringa. Io le ho farcite l'indomani e quindi le ho tagliate a metà.
Oggi pomeriggio, una calda domenica di Aprile, ci siamo messi al balcone con queste morbide brioscine per assaporarle con un caffè....fresche, dolci ma non troppo, sbrodolose di ripieno, ottime per riconciliarsi con la vita...
Ed allora che dirvi? Che Pasqua sia.....

5 commenti:

  1. Che bella l'idea dell'albero di Pasqua. Io invece da tempo faccio "l'angolo pasquale", come lo chiama mio figlio: su una mensola raduno finti nidi vari di paglia con pulcini e altrettanto finte uova colorate. Inesauribile la fantasia dei napoletani. Quando andrò a Napoli non me le farò mancare. Saranno pure delle palle di neve che richiamano l'inverno ma la ricotta è sulle tavole pasquali dei partenopei. Brava Elena !

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  2. Anch'io ho fatto un mini albero di Pasqua :)
    Che sia Natale o Pasqua o Ferragosto, questi fiocchi di neve me li mangerei volentieri.
    Buon inizio di settimana

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  3. Mamma mia, Elena... vedere il tuo albero di Pasqua mi ha fatto salire le lacrime... rivoglio l'entusiasmo di dedicarmi a queste belle tradizioni e di gustare una pastarella cremosa, anche se è una gioia solo momentanea...

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  4. Ho salvato questa tua meravigliosa ricetta ...uno spettacolo carissima di golosità!! Un abbraccio e buona settimana!

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  5. E tantissimi auguri per una Serena Pasqua a te ed alla tua bella famiglia! P.s. L'alberino di Pasqua è gentile e dolce come sei tu!

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