giovedì 14 settembre 2017

Ossobuco di tacchino con patate e pomodorini al forno....si ricomincia!!

Come riprendere i fili di un blog abbandonato per circa due mesi....in vacanza avevo scritto due post mai pubblicati per mancanza di rete...poi nel rileggerli mi son sembrati obsoleti è così li ho messi da parte. 
Intanto le ferie son finite e sebbene ricche di incontri e spostamenti la salute mi ha fatto brutti scherzi...credevo che con la ripresa del lavoro passasse tutto ed invece mi ritrovo acciaccata, a casa, mentre il mondo fuori riparte.
Accendo il pc...dalla posta elettronica spuntano centinaia di foto auto-inviatemi sulla mail per far spazio sul telefonino. Le scorro e rivivo i momenti vissuti, decido di ammazzare il tempo facendo ordine e mettendole al sicuro per non perderle.
In agosto vi avrei voluto parlare di mare, dei diversi mari che ho visto, ognuno diverso ma bello a suo modo....
In Cilento, a Scario, una parte di costa Cilentana incontaminata, le spiaggette sono lungo una nuda costa rocciosa...un traghetto ti consente di scegliere il posto che più ti piace...oltre la famosa Baia degli Infreschi ce ne sono molte altre tra le quali anche la spiaggia dei Francesi. Qui vi è una trattoria raggiungibile solo dal mare, con tavoli di legno e musica dal vivo, nascosto dietro una folta vegetazione alle spalle della spiaggia....ed Elvira, per il suo nome"la tana del lupo", dopo i primi passi sul sentiero tra gli alberi, ha pensato che fosse troppo suggestivo, ed a differenza della sprovveduta Cappuccetto Rosso, ha deciso fosse meglio non mangiarci....
Poi la Puglia verso Porto Cesareo....un mare diverso, lunghe distese di spiagge sabbiose e litorali che consentono a lidi e villaggi di organizzare animazioni per chi abbia voglia di divertirsi. Nel Salento il sole va via tardirdissimo e le persone vivono giornate interminabili in spiaggia organizzati con ombrelloni, tende, tavolini, sedioline e barbecue per serate lunghe e bagni di notte...festa grande la notte di San Lorenzo sotto i fuochi d'artificio del vicino stabilimento balneare.... le bambine si son divertite tantissimo...
Ed infine la Costiera Amalfitana, casa mia da quando son nata.....una spiaggia rocciosa, un'acqua blu e fredda, i paesini sempre lì puntellati a strapiombo sul mare....dovunque ti capiti di vedere una ringhiera o un muretto devi necessariamente affacciarti...il mare ed i panorami che ti si aprono sono sempre un sogno di questa costa che chiamano "Divina".
Gli ultimi cinque giorni sono stati il regalo che ci siamo fatti come famiglia in senso stretto...noi quattro, soli, mission Budapest.
Io sono affascianta ed attratta dall'Europa, ci trovo sempre calore, storia, origini che un po' sento mi appartengono.
Anni fa, senza figli, volevamo raggiungere Budapest via Danubio da Vienna ma poi scegliemmo di virare per Praga. Fu un viaggio bellissimo e pensavamo che forse con i bimbi un giorno sarebbe stato più restrittivo girare così tanto. Ed invece abbiamo due figlie che amano viaggiare, vedere cose nuove, scoprire usanze e cibi diversi dai nostri.  Vivono il viaggio in aereo, la camera d'albergo, le cartine della città da scoprire, le metro, i tram, la funivia, la ricerca dello Starbucks o l'Hard Rock di turno come un'avventura elettrizzante.

Fotografano monumenti, strade, ci fanno autoscattare selfie a più non posso. Ridono all'impazzata quando il papà decide che siamo troppo stanchi e per raggiungere la cattedrale sia meglio affittare un riscio'...ed il tipo per pochi euro ci porta correndo per tutte le strade di Budapest....
Strade larghe, palazzi alti, bellissimi, sempre più curati o in ristrutturazione...una città che sta vivendo rinascita e cambiamento.
Rimangono affascinate a sentire la guida nella Sinagoga Grande dell'antico quartiere ebraico di Pest. Questa è la più grande di Europa, ci racconta. Gli ebrei, abili mercanti, odiati dall'imperatrice MariaTeresa d'Austria, nel periodo del regno Austro-Ungarico, furono relegati in questa parte della città ...ed infatti qui c'è l'anima del commercio ed un mercato immenso. La guida si ferma non solo sulla sinagoga e sulla cultura ebraica, ma ci racconta la triste storia dei ghetti e del terribile periodo nazista...e Laura che ha appena finito la quinta elementare collega gli studi fatti e la storia...e camminare tra quelle tombe della memoria fa scendere lacrime.
E la parte di Buda? Attraversi il "ponte delle catene" e raggiugi il Castello con una funicolare....

....una città imperiale dai tempi di re Stefano che rese l'Ungheria florida ed indipendente. Divenuto Santo Stefano per aver convertito l'Ungheria al Cristianesimo a lui è dedicata la cattedrale a Pest.
Poi l'era della principessa Sissi, che con il suo matrimonio permise, nei secoli a venire, l'unione con l'Austria.....belli la corona, il vestito nunziale e la chiesa di Mattia (foto sopra) dove si svolgevano matrimoni ed incoronazioni....qui le stradine che si articolano sulla collina permettono una vista panoramica mozzafiato della Pest e del Parlamento di fronte.
Seguendo una guida comprata abbiamo scovato una chiesa che ogni quarto d'ora di rintocco faceva partire un bellissimo carillon. e nell'attesa consumavamo un pranzo al sacco immersi tra le scene di un film in costume che stavano girando.
La sera ci perdevamo a caso per le strade del centro, immergendoci nella vivace movida ricca di locali e di giovani raccolti attrono ad un tavolo con bottiglie di birra o di vino da condividere...la cucina tipica e piccoli mercatini di street food con gulasch, langos ,o questo tipico dolce a forma di cono cotto sui carboni...
Come esperienza a Budapest non potevano mancare le terme. Le acque calde e con proprietà curative scoperte già dagli antichi Romani e poi dai Turchi, sgorgano copiose dalle colline. I centri termali, fantastici in estate, son qui una cultura anche invernale, quando la neve fuori fa cercare calore..ce ne sono tante ma abbiamo scelto quelle più adatte ai bambini....le terme di Szechenyi.

Dodici piscine termali, tre aperte ed il resto al chiuso, a diverse gradazioni di temperatura, ci hanno regalato una giornata di puro relax.
Poi una passeggiata al parco lì vicino dove spunta il castello delle fiabe (Castello Vajdahunyad).

Ammetto di non aver cucinato molto in questo mese, il periodo più laborioso e'stato in Costiera. Questo non era un piatto estivo ma dopo tanti giorni di cucina a base di pesce si aveva voglia di cambiare. Così ho preparato questo ossobuco di tacchino con patate e pomodorini.
È piaciuto è così vi lascio la ricetta.

Ingredienti:
6 pezzi di ossobuco di tacchino
509 gr, di patate
pomodorini fresci
rosmarino
pepe nero
prezzemolo fresco
vino bianco
olio 
sale

Procedimento:
In un a pirofila riporre gli ossobuchi lavati ed aggiungere patate tagliate a fette e pomodorini tagliati a metà privi di semini. Aggiustare di sale ed aggiungere olio, mezzo bicchiere di vino. Speziare con rormarino, pepe nero e prezzemolo fresco. Mettere in forno per un' ora a 180°.
Far intiepidire e servire.

Per noi è stata una scoperta questo tipo di carne, poco usato dalle nostre parti. Una ricetta deliziosa che funge anche da piatto unico.
Anche se in ritardo...buona ripresa a tutti!!!


3 commenti:

  1. Direi cara che cominci alla grande! Un piatto molto invitante e gustoso!!!!

    RispondiElimina
  2. Un ritorno scoppiettante. Un secondo piatto molto gustoso :)
    Che belle vacanze che avete fatto, foto molto belle.
    Un bacio

    RispondiElimina
  3. Che meraviglia carissima Elena....grazie di tutte le foto e le informazioni accurate e preziose!Un abbraccio carissima

    RispondiElimina