Mia nonna quando arrivava il mese di febbraio diceva...."corto e amaro”!
Ed infatti il tempo e’ stato ballerino e variabile chiudendosi con uno stato influenzale che mi ha tolto le forze.....prima una perturbazione africana ha reso insopportabili giacche e maglioni, poi grandinate improvvise hanno rischiato di forarmi il tetto dell’auto ed ogni mattina ho guidato tra una nebbia fitta ed una sfiocchettata di neve che magari e’ durata una sola giornata e si e’ sciolta al primo sole!
Mentre rincorro qualche ultimo saldo per comprare l'ennesima borsa che ho la capacita' di strausare e distruggere nell'arco temporale infinitesimamente piccolo, le commesse gia' stanno impacchettando e togliendo ogni cosa per far posto a merce dai colori chiari e pastello....e si, veramente poche settimane e nell'aria ci sarà la sensazione di una primavera ormai vicina.
Le feste si sono frettolosamente rincorse e sovrapposte....un Carnevale a ridosso di San Valentino, bocche piene di chiacchiere fritte e cioccolatini...
Mettendo da parte quella pigrizia che mi fa desiderare il calduccio di casa almeno nel week-end, accetto l’invito di un’amica che ha capacita’ organizzative nel trovare idee e saper mettere insieme persone che stanno bene insieme pur non vedendosi per lungo tempo....destinazione Palazzo Reale a corte di sua maesta’ re Ferdinando di Borbone.
Facciamo un salto indietro nel tempo e ci trasformiamo in duchi e contesse per questo ivito reale!
Entriamo a palazzo accolti, ai piedi della maestosa, bianca e marmorea scalinata reale, da “re nasone”, il re che Napoli e gli stessi scugnizzi napoletani tanto amarono. Ci racconta del suo amore per il baba’ che ci mostra orgoglioso tra le mani, appena offertogli da uno dei maestri pasticcieri che conoscono i suoi gusti.
Ci racconta del suo amore per la caccia e di quanto odi presenziare a quei noiosi balli di corte che la moglie organizza. Saliamo le scale e giriamo incantati di stanza in stanza ammirando lampadari, quadri, arazzi, tappeti che cambiano colore a seconda del tema rappresentato. Guardiamo attraverso le grandi vetrate che affacciano su una meravigliosa piazza Plebiscito.
Ci racconta del suo amore per la caccia e di quanto odi presenziare a quei noiosi balli di corte che la moglie organizza. Saliamo le scale e giriamo incantati di stanza in stanza ammirando lampadari, quadri, arazzi, tappeti che cambiano colore a seconda del tema rappresentato. Guardiamo attraverso le grandi vetrate che affacciano su una meravigliosa piazza Plebiscito.
Incontriamo sua maesta’ Maria Carolina che grida:”Ferdinando...dove si e’ cacciato, lo avete visto?....abbiamo tutti questi invitati per il ballo e lui scappa e non si fa trovare”.
Noi ed i bambini divertiti stiamo al gioco nascondendo il re che ci mostra porte e passaggi segreti per scappare, mentre la regina ci fa fare le prove per il ballo.
Entriamo nel bellissimo teatro reale accomodandoci nelle morbide poltrone rivestite di velluto rosso, circondati da statue meravigliose che sembrano di marmo bianco ma in realta’ sono, incredibilmente a vedersi, di carta pesta; ci spiegano sia capace di assorbire meno i suoni donando alla sala un’acustica straordinaria.
La cappella reale conserva un presepe napoletano con pastori vestiti di panni cuciti con grande maestria.....poi arriviamo nella grande sala del ballo.
Qui re Ferdinando e la regina hanno un ultimo divertente battibecco prima che tutti possiamo ballare con loro.
Il periodo Borbonico risale ad un momento di grande benessere per il Regno di Napoli e per il sud. Re Ferdinando governo’ per circa 65 anni amando questa terra ed i Napoletani. Aveva un carattere burlone, ebbe ben 17 figli e sebbene avesse fatto un matrimonio combinato e non scelto sappiamo che lui e la regina austriaca si amarono tantissimo.
Usciamo da palazzo e ci immergiamo nella folla di una Napoli carnevalesca. Mangiamo pizzette piegate a portafoglio, sfogliatelle, il baba’, un caffe’ del professore al Gambrinus.
Scendiamo verso il borgo di Santa Lucia, ci riuniamo vicini e ci facciamo scattare una foto con il Vesuvio alle spalle in questa meravigliosa domenica di sole tiepido.
Vi lascio un dolce rotolo a panna e cioccolato per racchiudere tutto il sapore dolce e sul finire nevoso che questo febbraio ha portato con se’.
Ingredienti:
100 gr. di farina 00
4 uova
100 gr. di zucchero semolato
25 gr. di burro sciolto a bagnomaria
1 cucchiaino di lievito per dolci
un vasetto di Nutella
250 gr, di panna da montare
scaglie di cioccolata amara
Procedimento:
Riscaldare il forno a 170* ventilato (180* normale).
Mettere insieme le uova e lo zucchero in una ciotola sbattendo finche’ assumino la consistenza di uno zabaione. Aggiungere a filo il burro sciolto, la farina ed il lievito setacciati.
Distribuire il composto sulla teglia rettangolare del forno rivestita di carta forno bagnata e strizzata.
Cuocere per 25 minuti finche’ la superficie sara’ dorata.
Sfornare e farcire con la cioccolata spalmabile (io Nutella).
Arrotolare dalla parte del lato piu’ corto e porlo nel piatto.
Montare la panna e ricoprire il rotolo.
Se piace si puo’ bagnare un po’ il rotolo con bagna per pandispagna e la consistenza sara’ morbida e da dolce dessert.
Il sapore è scioglievole, scontato per l'accoppiata cioccolato-panna che però non scontenta mai nessuno. E' uno di quei dolci veloci che tiri fuori quando hai poco tempo....e scorrendo giù la forchettina ne prendi un goloso boccone e fai pace con il mondo...
Buon inizio marzo a tutti!!!
Il sapore è scioglievole, scontato per l'accoppiata cioccolato-panna che però non scontenta mai nessuno. E' uno di quei dolci veloci che tiri fuori quando hai poco tempo....e scorrendo giù la forchettina ne prendi un goloso boccone e fai pace con il mondo...
Buon inizio marzo a tutti!!!
Qua il tempo è stato proprio una schifezza, neve o pioggia per un mese intero. Speriamo che la primavera arrivi perchè non ne posso proprio più. Sai che non sono mai stata a Napoli? ho girato mezzo mondo ma poi mi mancano ancora tante bellezze del nostro paese. Il palazzo è stupendo!!!!
RispondiEliminaMa il rotolo ancora più stupendo, fa venire l'acquolina in bocca
Mi hai fatto emozionare con questo racconto regale... sai che l'Imperatrice Maria Teresa era preoccupatissima di dover dare in sposa la figlia a re Ferdinando, perché ne temeva la superficialità (gli rimproverava di essere infantile e appassionarsi soltanto alla caccia) e, soprattutto, temeva gli italiani.. sono contenta di sapere che, invece, sia stato un matrimonio felice.
RispondiEliminaIl tuo "rollé" mi piace molto, in effetti è proprio adatto a quest'ambientazione settecentesca.
Mi dispiace, invece, per i tuoi malesseri... e per questo tempo uggioso
Ma che meraviglia il tuo reportage e come siete belle!!!!!!!!!!!E che golosa ricetta dolce carissima...slurp!BACI CON AFFETTO
RispondiEliminaBellissimo il tuo racconto.... e troooooooooooppo goloso il tronchetto!
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