martedì 31 marzo 2015

Pastiera Napoletana parte 2....la versione di mia nonna materna!!!


Si sa che le nonne sono due e, cosi' come e' vero che ciascuno possiede la propria ricetta di famiglia della pastiera napoletana, io mi ritrovo tra le mani ben due varianti: quella di nonna Elena che la faceva in modo tradizionale ( una mia rivisitazione cambiando la frolla la trovate qui, in questo vecchio post),  e quella di nonna Anna, mamma di mia madre, che aveva ottenuto la ricetta da un rinomato pasticciere di Amalfi, "Savoia", che d'estate giocava nei tornei di bocce in squadra con mio nonno.
Amavamo quest'ultima versione della pastiera, sia per l'essenza di fior d'arancio che rimaneva impregnata in tutta casa per giorni, sia per la sua indiscussa morbidezza.
I miei ricordi di bambina sono tanti e di questo posso ritenermi fortunata.
Se tutto il periodo della settimana Santa era legato alla mia famiglia paterna con un frenetico andirivieni di spesa ed infornate di preparati dolci e salati, con Pasquetta scattava l'ora "X" per scappare dai miei nonni paterni in Costiera Amalfitana.
Nonno ci aspettava per l'occasione con un pranzo che doveva recuperare anche la domenica non passata insieme.
Dai suoi terrazzamenti collinari saliva in casa con gli stivali imbrattati di terra ed un secchio pieno di primizie, un vero bottino....le fave dal frutto ancora piccolo e tanto dolce, i finocchi estratti con tutto il ciuffo profumatissimo, l'insalata, i limoni e qualche erba spontanea commestibile.
Era anche tempo di uova fresche di pollaio ed, ahime', di coniglio sacrificato per l'occasione.
Ne riusciva una tavolata colorata e chiassosa della quale ancora conservo vecchie foto scattate con le prime macchine fotografiche con rollino e lampadine per il flash usa e getta, una famiglia dalla quale ho ereditato il voler parlare tanto ed a volte sugli altri ( qui ho dovuto seguire corsi di comunicazione per imparare a contenermi), ed una visione della tavola come momento di unione...cosa che purtroppo abbiamo perso con il tempo.
E quando arrivava il momento del dolce ecco apparire due vere prelibatezze, un casatiello Pasquale per noi bambini donato dalla rinomata pasticceria di cui sopra, e la profumatissima pastiera di nonna Anna.


L'attenzione di noi piccoli era sul casatiello, un disco di pan di spagna biscottato ricoperto di glassa bianca, confettini colorati, confetti dai colori pastello, caramelle di gelatina zuccherate ed al centro, udite udite, una pecorella di zucchero tutta bianca, con dipinti due occhietti neri ed una campanella al collo....ne dividavamo fettine sbriciolose tra me, mio fratello ed i cuginetti.
L'attenzione dei grandi era catturata invece da quel dolce frolloso, simile ad una torta, piu' alta di bordo rispetto alle pastiere in vendita ed irrorata di buon zucchero a velo...


Di questa ricetta non possiedo purtroppo la versione originale sebbene abbia cercato nel fondo dei vecchi cassetti qualche foglietto consumato dal tempo che l'avesse salvata, pero' so per certo che era con una frolla burrosa e con il ripieno di grano e ricotta a cui si aggiungeva una buonissima crema pasticciera al limone e l' essenza di fior d'arancio e di buccia di arancia grattugiata.

Ingredienti e procedimento:

Per la frolla
300 gr. di farina 00
150 gr. di burro
150 gr. di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di un'arancia

Lavorare fino ad avere delle briciole con tutti gli ingrediento ed alla fine aggiungi l'uovo. Una volta ottenuto un composto omogeneo riporre, avvolto in pellicola, nel frigo per 30 minuti.


Per la crema pasticciera al limone
250 ml di latte
75 gr. di zucchero
2 tuorli d'uova grandi
buccia di un limone grattugiata
25 gr. di amido di mais (maizena)

Montare i tuorli con lo zucchero come uno zabaione e poi amalgamare l'amido di mais. Portare a bollore il latte. Appena schiuma si unisce il composto preparato, si abbassa la fiamma e si gira velocemente con una frusta. La crema si addensa velocemente. Spegnere e passare in una ciotola ricoprendo con la carta velina.



Per il ripieno

Crema di grano:
Fai bollire per 10 minuti finche' non sia cremoso e fai raffreddare:
300 gr. di grano
220 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero

4 uova
220 gr. di zucchero
300 gr. di ricotta
50 gr. di canditi di arancia
75 ml essenza fiori d'arancio

Sbattere le uova con lo zucchero finchè non diventino bianche come uno zabaione. Aggiungere la ricotta passata nello schiacciapatate, i canditi, la crema di grano, la crema pasticciera al limone, i canditi e l'essenza di fior d'arancio.
Stendere la pasta frolla tranne la parte per le striscioline. Adagiarla in un contenitore a bordi alti da pastiera ricoperta di carta forno (questa ti permetterà di sformarla senza romperla).
Riempi con il composto liquido e ricopire con le striscioline di pasta frolla.
Infornare in forno preriscaldato a 170° ventilato (180 °normale) per circa 1 ora. Importante chiudere il forno e lasciare raffreddare completamente nel forno.
Passare poi in un piatto ricoperta di zucchero a velo.


Quando l'ho preparata per questa domenica delle Palme ho rivelato subito ai presenti che fosse una versione alternativa...si sente meno la ricotta, risulta piu' delicata della versione senza crema, ed insieme a confetti dal cuore di cioccolato predispone lo spirito ad un periodo di rinascita che almeno "Madre Natura" non si stanca mai di rinnovare!!

12 commenti:

  1. La Pastiera non è un dolce ma qualcosa di più complesso: un insieme di consistenze diverse che si completano una con l'altra con un aroma stupendo che unisce il tutto...mitica! Ciao Elena vorrei esserti più vicina per assaggiare questa tua ^_^

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    1. Bellissima questa tua descrizione della pastiera...mi farebbe piacere fartela assaggiare e poiche' mio cognato che vive a Bologna mi da grandi soddisfazioni la prossima volta che salgo ne porterò una per lui ed una per te...promesso!!! Bacioni!!!

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  2. Che belli i dolci della tradizione, che rievocano ricordi belli, mi pare di sentire il gusto delizioso della tua pastiera Elena, favolosa. Buona Pasqua a te e alla tua bella famiglia

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    1. Grazie Paola, spero che la Pasqua sia stata dolce come la pastiera ;-)

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  3. Felice Pasquetta carissima Elena, Questa pastiera è un vero splendore...così ricca di ricordi bellissimi della tua infanzia, me la fa apprezzare ancora di più, adoro i dolci che fanno parte della tradizione perché ad essa sono sempre legati dei ricordi affettivi dell'infanzia di ogni uno di noi! Grazie per questo bellissimo post, e per la fantastica ricetta della Pastiera che io adoro come adoro la tua terra meravigliosa! Sei fantastica...
    Un caro abbraccio Laura<3<3<3

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    1. Adoro ricordare quando ero piccola ed adoro ancor di piu' ricreare momenti che spero le mie piccole pesti ricorderanno altrettanto con dolcezza. Un abbraccio grande!!

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  4. Complimenti Elena, quanta dolcezza in questo post, golosissima la ricetta della nonna.... da rifare grazie!!!

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  5. Che bello avere dei ricordi dai quali pescare momenti di dolcezza da portare in tavola per rendere speciale anche il presente...

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    1. E' vero Serena, e' come una pesca miracolosa...un abbraccio!!!

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  6. Ciao Elena :) Da napoletana non posso non adorare la pastiera.. e questa versione della tua nonna materna deve essere deliziosa! E' sempre un piacere leggerti, trasmetti sempre tanto amore per la famiglia e tanta dolcezza. Ti abbraccio forte :** <3

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    1. Da una Napoletana come te è un super complimento. Baciiiii Valentina!!!!!

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