Il viso all'insù, il nostro come quello dei bambini meravigliati quando, spuntando fuori dal parcheggio sotterraneo del centro storico di Torino, ci siamo ritrovati in piazza San Carlo accolti da grossi lampioni multicolore!
Un ponte di autunno, un viaggio improvviso e coccole per una famiglia sempre di corsa che non riesce a riunirsi per fermare il tempo!
Un' intimità ritrovata che non ha prezzo perché quando siamo soli noi quattro funziona così...otto ore di viaggio spezzate da una sosta in Toscana, a visitare la bellissima cittadina di Monte San Savino in provincia di Arezzo, per mangiare alla "Pecora nera" la fiorentina di Chianina, la ribollita , la trippa ed i cantuccini di casa.
E così otto ore di viaggio si sentono meno e nessun segno di cedimento di due bimbe curiose che hanno accettato l'invito di vedere Torino prima di tutto di notte.
Poi di giorno per due lunghi giorni, per otto ore di fila.....Torino maestosa , Torino regale, Torino con i colori delle foglie in autunno al "parco del Valentino" lungo il Po'", che in questa stagione è ancora più bello!!".
Le stanze di un "castello medievale" permettono di rivivere i banchetti e le cucine di corte con camini enormi, poi sono i sacchettini di gianduiotti e grosse caldarroste a cadenzare le lunghe camminate.... Piazza Castello, la Mole Antonelliana, i bellissimi negozi del corso sotto i grandi porticati, gli artisti di strada, la Sacra Sindone, il "Museo Egizio".....
Esausti la sera a far spesa in una tipica salumeria della fantastica periferia torinese, Moncalieri, a comprare i formaggi tipici come quello di Pinerolo ed il gorgonzola al cucchiaio....ed alla ricerca della salsiccia di Bra' che, sigh...non abbiamo trovato pronta....
Presso un carinissimo residence, "Le Serre", che affaccia sui tetti delle case sottostanti, ci attendeva la sera un nido tutto nostro.
Un cucinino per prepararci la cena, un comodo divano nel quale sprofondare in quattro con cioccolata calda e tisane tra le mani davanti alla tv con i piedi sul tavolino davanti. Un soppalco di caldo legno come di legno un tetto con lucernario a ricoprire un soffice letto stile Heidi! Un mattino nebbioso sul giardino antistante visto dalle finestre come in un' atmosfera surreale.
E con la fine di questo prezioso ponte eccoci al rientro, carichi come non mai e per la domenica successiva ancora in cucina, stavolta la nostra cucina...e stavolta il mio compagno prepara la sua Bolognese...
ho ceduto a lui il mestolo per un bel ragu' fatto di ingredienti semplici egenuini, ricco di carne macinata e di sugo acquistati al chilometro zero presso l'azienda "Del Corso" (di cui ti parlai qui)....e gli rubo la ricetta!!
Ingredienti:
300 gr. di carne macinata
Una bottiglia di 1/2 litro di sugo
mezza cipolla
una carota grande
sedano
1/2 litro di vino bianco (io "
Coda di volpe")
sale q.b.
2 cucchiai di olio EVO
Procedimento:
Tagliare a dadini piccolissimi la carota, la cipolla ed il sedano.
Mettere in una pentola l'olio nel quale far soffriggere le verdurine, poi aggiungere il macinato e far rosolare il tutto. Aggiungere il vino bianco e cuocere a fuoco lento per quasi quaranta minuti, finchè le carote non siano completamente cotte.
A questo punto aggiungere la passata di pomodoro, salare quanto basta e completare altri dieci minuti la cottura.
E così il sugo è pronto...fatto sobbollire lentamente e con l'aggiunta del pomodoro solo in ultimo fa si che il macinato e le carote siano completamente amalgamate, e queste ultime donano un dolciastro giusto alla Bolognese.
Ho usato delle tagliatelle paglia e fieno della Rummo ma anche prepararle in casa avrebbe un suo perchè...il sugo si impregnerebbe bene nella pasta porosa.
Quando ne rimane lo si può conservare in frigo dentro un barattolo di vetro per qualche giorno. Magari per una cena appetitosa infrasettimanale dove il lungo tempo di cottura non lo peremetterebbe. Giusto per coccolarsi anche nella nostra casa più calda, più accogliente, e noi ancora con la voglia di stare insieme....
Ed ora anche qui usciamo con il viso all'insù ed ancora ci ritroviamo ricoperti dalle stesse luci delle luminarie, quelle che da anni Salerno e Torino gemellate si scambiano...
Ed ora anche qui usciamo con il viso all'insù ed ancora ci ritroviamo ricoperti dalle stesse luci delle luminarie, quelle che da anni Salerno e Torino gemellate si scambiano...
....e la magia del Natale comincia a girare nell'aria!!!!
Il ragù è meraviglioso e la vostra casa residence molto accogliente! Le tue foto e la tua narrazione sono come sempre poetiche e bellissime...Torino è una città splendida ne ho ricordi molto nitidi e forti anche se ci sono andata tantissimi anni fa...Bello come sempre il tuo articolo complimenti ELENA un abbraccio!
RispondiEliminaBeh, ma se passi dalla Toscana uno squillo fallo... :-)
RispondiEliminaMolto bello il residence e, ovviamente, molto goloso il sugo :-P
Bellissime le foto cara Elena, ma quel sughetto.... lo adoro!!!!
RispondiEliminaUn post ricco di emozione e affetto. Mi è piaciuto molto, così come mi sono piaciute le foto e il sugo nel quale io infilerei una bella fetta di pane :)
RispondiEliminaUn bacio
Ci sono stata questa estate per la prima volta e me ne sono innamorata. Le foto notturne sono stupende, non era così addobbata quando ci sono stata io. davvero scenografica
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