sabato 29 dicembre 2012

Baccalà in umido adagiato su polenta...ed il tempo per un presepe vivente a Pimonte



Anche quest'anno Natale è passato, con i suoi mille preparativi, le sfavillanti luci, pensierini preparati un pò per tutti....

In chiesa si sono accese le candele...candele bianche con luce bianca....perchè al di là del tanto consumistico e per me amato colore "Rosso" del cappotto di ermellino del buon Babbo Natale, il vero colore simbolo del Natale Cristiano è il Bianco!!

Mi piace credere che quella luce che si è accesa, quella nascita, rappresenti Lui, che ci ha amato e ci ama per quello che siamo, con tutti i difetti e quel poco di buono che c'è .....

E se vi capitasse di trovarvi nei dintorni di un suggestivo presepe vivente, come quello che ho visitato mercoledì 26, vi trovereste catapultati in un'atmosfera caratteristica di quel tempo, un'atmosfera che al mondo d'oggi riterremmo irreale per le poche cose che servivano allora per vivere, ma forse i buoni sentimenti riaffioravano più semplicemente e ci voleva davvero poco per essere felici....
Ci siamo inoltrati in questa valle di Pimonte,un sentiero tra due montagne, che chiamano "Valle Lavatoio" perchè, nei tempi passati, le donne vi si recavano per il bucato, grazie all'acqua del fiume che scorreva in questo canale. Il fiume è, ahimè, completamente asciutto, ma siamo passati da una parte all'altra del letto su veri ponti di legno...e lungo questo percorso il presepe ha preso vita...casette che è possibile vedere dall'esterno, ciascuna con un camino vero ed acceso, intorno al quale i pastori, persone reali vestite con abiti che ricordano gli antichi presepi napoletani, possono riscaldarsi e riunirsi. Antiche cucine con pentole in rame e cotto, pane caldo sfornato da un vero forno, uova, frutta, salumi e formaggi, carni arrostite su braci fumanti, pecore, capre nei loro recinti, donne chinate a lavare abiti poi appesi su lunghi fili, ed in lontananza, alzando lo sguardo su una delle montagne della valle, una stella cometa, ad indicare la capanna. Solo il bambinello non era reale, ma nella stalla siamo entrati davvero.C'era un vero bue ed un vero spettacolo l'asinello, dolcissimo e con un ciuffo nero che cadeva giù fin sul muso,pronto a farsi accarezzare...
Ma se anche in tempi "poveri" di allora, privi di elettronica, luce e comodità, non poteva mancare buon cibo e buona tavola, avrà pur un valore oggi preparare un ricco banchetto per le feste??....

Dal momento che fra pochi giorni ci attende un bel cenone pagano di Capodanno per chiudere quest'anno e salutare "il nuovo" in arrivo, non uscirò di tema se vi presento il mio piatto di oggi.....eh! eh! a volte dimentico che questo è proprio un blog di cucina!!!!

Un piatto a base di baccalà in umido, cotto nel suo stesso liquido, con aggiunta di pomodorini, olive nere e capperi dissalati. La chicca è l'abbinamento con la polenta, elemento un pò scialbo se non accompagnato degnamente, che appunto esalta la sapidità del baccalà.
Vi consiglio di preparare la polenta molto prima in modo di darle il tempo, una volta spianata, di raffreddarsi per essere tagliata a pezzetti.
Ingredienti:
Un buon pezzo di baccalà secco che, come questo, sia polposo dopo averlo spugnato in acqua per almeno tre giorni cambiando tutti i giorni l'acqua.

una manciata di olive nere da dissossare
un ricca manciata di capperi dissalati
10 pomodorini
olio EVO
mezzo bicchiere di acqua
polenta fredda in pezzi (ne bastano un 100gr.)

Procedimento:
In una pentola di cotto mettere un cucchiaio di olio EVO ed adagiare il baccalà, privato delle spine e fatto in pezzetti,con aggiunta di un mezzo bicchiere d'acqua perchè non attacchi al fondo inizialmente. Dopo 2 minuti aggiungere i pomodorini in pezzetti, le olive ed i capperi. Sobbollire a fuoco medio finche il baccalà, che caccia il suo liquido in cottura, ricopra il tutto e sia cotto.
Impiattare su un pezzetto di polenta fredda il baccalà così preparato, ancora bollente, e servire...


Buon appetito!!!!!
Vi lascio qui il sito che presenta il presepe di Pimonte (Napoli)

2 commenti:

  1. Come avrai potuto notare dai miei ultimi post mi sono riconciliata con il baccalà, quindi questa tua ricetta capita a fagiolo! Molto affascinante la descrizione del presepe vivente che hai visitato, queste cose sono sempre interessantissime!

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  2. Certo, proprio la tua ultima ricetta con broccoli e sumac era da assaggio... il presepe vivente veramente lo consiglierei a chi pùò visitarlo....

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